Lettera di richiesta eliminazione barriere architettoniche

AL SIGNOR SINDACO DI CIMINNA

AGLI ASSESSORI  COMUNALI DI CIMINNA

AI CONSIGLIERI COMUNALI DI CIMINNA

AL SIGNOR ASSISTENTE SOCIALE DEL COMUNE DI CIMINNA

AL SIGNOR FUNZIONARIO CAPO

DELL’UFFICIO TECNICO COMUNALE DI CIMINNA

 

 

Non si hanno notizie certe circa la consistenza dei fondi esistenti nella cassa del Comune ma, si presume, non debbano essere floride se a ogni minima richiesta di qualcosa che rientra nei parametri della civile convivenza, la risposta da parte degli Amministratori locali, da qualche decennio, è sempre la stessa: “Non ci sono fondi sufficienti nel bilancio comunale”.

Con la presente si vuole segnalare che, uno dei fabbisogni della comunità, più volte fatto presente da chi è penalizzato dalla mancata realizzazione del fabbisogno stesso, è l’abbattimento delle barriere architettoniche esistenti nel nostro paese.

Battaglia combattuta e portata avanti per un decennio anche da un disabile nella sede opportuna, cioè in Consiglio Comunale ma, destinata a perdersi dovendo cozzare spesso con l’indifferenza di chi disabile non è.

E dire che un Amministratore dovrebbe avere il dovere di non mostrarsi insensibile!!!

Certamente viene da riderci sopra se si pensa a quante persone, hanno predicato dai balconi, riempiendosi la bocca, in occasione di campagne elettorali, di adoperarsi per l’abbattimento delle barriere architettoniche che mortificano e isolano nello sconforto quanti hanno difficoltà a vivere il proprio paese il più decentemente possibile e tutto per accaparrarsi un po’ di probabili voti.

Purtroppo e con profonda preoccupazione i disabili assistono inermi alla creazione di altre e nuove barriere piuttosto che vederne abbattere qualcuna (ultimo esempio che avvalora quanto si afferma è la catena piazzata, tra un dissuasore e l’altro, nell’unico ingresso della villa comunale adatto per un disabile di entrarvi in carrozzina, rendendo così quell’ingresso, quasi arduo ai disabili perché costretti a manovre non proprio facili).

Interpellato l’Assessore che ne ha disposto la sistemazione, si apprende che la catena altro non è che un ulteriore dissuasore per biciclette e motorini che giornalmente scorrazzavano, e scorrazzano comunque, nella villa, non accorgendosi però che il marciapiede limitrofo è superabilissimo per una bici e per i motorini esattamente come prima e allora il disabile è autorizzato a credere che tutto ciò sia un ciclico fenomeno che si manifesta con tutte le amministrazioni che si sono succedute: una sorta di insensibilità verso una specifica categoria.

Se ne deduce che trattasi solamente di un vero danneggiamento alla categoria dei disabili.

Disabili che, abituati come sono a subire, da sempre, l’indifferenza altrui;

 

C H I E D O N O

 

agli Amministratori locali quanto segue:

A)  La rimozione di quella catena che danneggia solo e soltanto i disabili;

B)  La rimozione della segnaletica che indica il posteggio riservato ai disabili in Piazza Umberto I° e Via Dott. Vito Graziano, da sempre non rispettata, anzi spesso ignorata da chi dovrebbe farla rispettare;

C)  La predisposizione di un piano urbano e relativa realizzazione che elimini tutte le barriere architettoniche esistenti nel Comune e nelle strutture pubbliche, laddove esistenti;

D)  Rifacimento dell’irrisorio scivolo esistente in Via Dott. Vito Graziano davanti alla sede municipale, che dalla strada porta al marciapiede, allineandolo con lo scivolo che dal marciapiede porta all’ingresso del palazzo municipale;

E)  Conseguente spostamento del posteggio e relativa tabella riservato ai disabili di Via Dott. Vito Graziano, portandolo a ridosso del nuovo scivolo che si chiede di realizzare di cui al punto D;

F)  CREAZIONE DI ADEGUATI SCIVOLI IN ALCUNI MARCIAPIEDI, SPECIALMENTE IN PROSSIMITA’  DI STRUTTURE PUBBLICHE E ATTIVITA’ COMMERCIALI;

                                        

C H I E D O N O

 

altresì, al Sindaco, agli Assessori e Consiglieri comunali, e al Funzionario capo dell’Ufficio Tecnico comunale di volersi mettere a disposizione per un sopralluogo assieme a qualche disabile per rendersi veramente conto delle innumerevoli difficoltà che un disabile deve affrontare nel quotidiano oltre a far capire “sul campo” i bisogni dei disabili a chi disabile non è.

Firma

F.to Benito Campobello

Collegati al gruppo facebook “Eliminare  le barrire architettoniche a Ciminna”

https://www.facebook.com/groups/156270484554300/

One Reply to “Lettera di richiesta eliminazione barriere architettoniche”

  1. condivido l’invito di Benito Campobello per eliminare le barriere architettoniche del paese , la “CIVILTA DI UN POPOLO SI MANIFESTA ANCHE DA QUESTA SENSIBILITA” che si ha per chi vuole deambulare senza fare una gara di salti agli ostacoli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.