Sistema Giacchetto, Riggio torna in libertà

di Agorà Ciminna

FRANCESCO-RIGGIO

Sono stati concessi i domiciliari a Faustino Giacchetto coinvolto nello scandalo che porta il suo stesso nome. Francesco Riggio invece è tornato in libertà, grazie alla decisione dei giudice per le indagini preliminari Nino e Sal Mormin, con il solo divieto di contrattare con la pubblica amministrazione.

Sono quindi cessate le esigenze cautelari per il manager della pubblicità e per l’ex presidente del Ciapi di Palermo, considerati rispettivamente la mente e una pedina decisiva del sistema attraverso cui sarebbero state gestite in maniera illecita le casse dell’ente di Formazione palermitano.

Recentemente erano stati scarcerati tutti gli indagati per decorrenza dei termini di custodia cautelare e i due erano gli unici esclusi dal provvedimento in quanto vengono considerati anche i promotori dell’associazione a delinquere oltre che la contestazione dei reati di corruzione, truffa e falso in atto pubblico.

A tre mesi dall’arresto, il Ciapi ormai in liquidazione è stato affidato ad un commissario. Il materiale probatorio è in mano alla guardia di finanza, ed è stato chiesto da parte dei pm ma senza successo il rito immediato.

Grazie a questi i motivi,  i legali hanno ritenuto che non era più necessario mantenere le custodie cautelari. E’ libero con il solo divieto di contrattare con la pubblica amministrazione.

 

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