Durc, grazie alla proposta dell’On. Ribaudo le imprese hanno diritto al rilascio della certificazione

da francoribaudo.it

Ribaudo (Pd) “Ora le imprese hanno diritto al rilascio del Durc, anche in caso di sospensione del pagamento fino ad un massimo di otto rate.”

 

DURC

Roma 7 Agosto –  Grazie alla risoluzione  7-00411 presentata dall’On. Ribaudo lo scorso undici luglio, ed approvata oggi  in Commissione VI Finanze, le imprese potranno avere rilasciato il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) per poter partecipare alle gare di appalto e riscuotere i crediti vantati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni.

“Una misura molto attesa dalle imprese  – dichiara l’On. Ribaudo membro della commissione finanze –  che a causa della crisi si sono viste costrette a sospendere le rate di pagamento dei contributi previdenziali o delle ritenute erariali.  Adesso  sarà possibile ottenere la certificazione di regolarità fiscale anche nel caso di mancato pagamento fino a un massimo di otto rate del piano di rateazione”.

Segue il testo della Risoluzione:  

La VI Commissione,
premesso che:
l’articolo 52, comma 1, lettera a), del decreto-legge n. 69 del 2013 (cosiddetto decreto «del fare») ha ampliato, a certe condizioni, fino a 120 rate mensili la durata dei piani di rateazione dei debiti iscritti a ruolo, nel caso in cui il contribuente si trovi, per ragioni estranee alla propria responsabilità, in una comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica, ed ha stabilito che il beneficio della rateazione dei debiti tributari possa essere mantenuto anche nel caso di mancato pagamento di un numero non superiore a 8 rate;
nonostante tale previsione, risulta che il mancato pagamento di una sola delle rate del piano di rateazione impedisce tuttora il rilascio delle attestazioni di regolarità fiscale e contributiva nei confronti delle imprese che si rendano responsabili di tale mancato pagamento, sebbene le imprese stesse continuino comunque ad usufruire dei predetti piani di rateazione, qualora il numero di rate impagate non superi le 8;
pertanto molte imprese, pur avvalendosi, ai sensi di tale normativa, di un piano di rateazione dei propri debiti iscritti a ruolo di importo rilevante (superiore a 10.000 euro), qualora non siano in grado di onorare puntualmente tutte le rate del piano stesso, vengono indicate, nella relativa attestazione di regolarità fiscale, come soggetti morosi;
ciò comporta l’esclusione di tali imprese da gare d’appalto per contratti pubblici e il mancato pagamento dei crediti da loro vantati verso le pubbliche amministrazioni, con conseguente collasso finanziario ed economico delle stesse imprese;
tale situazione deriva in primo luogo dal ritardo con cui le pubbliche amministrazioni erogano i pagamenti dovuti a tali soggetti, con grave nocumento per l’equilibrio economico e finanziario di questi ultimi, che, spesso anche a causa di tali ritardi, non sono nelle condizioni di poter onorare con puntualità i propri debiti fiscali, divenendo così preda di un perverso meccanismo che li qualifica come evasori o morosi per colpe non proprie;
nelle circostanze evidenziate si crea evidentemente un grave disagio economico, oltre che morale, per i contribuenti interessati;
in tale contesto appare evidente l’esigenza di intervenire al più presto su questa problematica, allineando le previsioni in materia di rateazione dei debiti iscritti a ruolo con quella relativa al rilascio dei predetti documenti di regolarità fiscale e contributiva,

impegna il Governo

ad adottare le necessarie iniziative, per modificare la normativa in materia di certificazione di regolarità fiscale, nel senso di prevedere che la predetta certificazione sia rilasciata ai contribuenti i quali si stiano avvalendo, ai sensi dell’articolo 52, comma 1, lettera a), del decreto-legge n. 69 del 2013, di un piano di rateazione dei propri debiti iscritti a ruolo, anche nel caso di mancato pagamento fino a un massimo di 8 rate, in modo da consentire ai contribuenti che si trovino in tale situazione di riscuotere i crediti da loro vantati nei confronti di pubbliche amministrazioni per fornitura di beni e servizi, nonché di accedere alle gare di appalto per contratti pubblici
(7-00411) «Ribaudo, Causi, Pelillo, Moretto, Ginato».

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TESTO RISOLUZIONE DAL SITO CAMERA.IT

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