Comunicato GreenPlaner S.r.l.

Riceviamo e pubblichiamo quanto pervenutoci in data odierna dall’Amministrazione della GreenPlanet S.r.l.

Facendo riferimento agli svariati articoli pubblicati sui forum www.agoraciminna.it e www.liberamenteciminna.it e sul Giornale di Sicilia del 9/01/2016, riteniamo necessario intervenire nel dibattito che ne è seguito, anche al fine di fare necessaria chiarezza sulle gravi imprecisioni riportate in alcuni interventi.

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Green Planet è una società che fa parte di un gruppo imprenditoriale operante in Sicilia da oltre 10 anni nel campo delle energie rinnovabili. La Società capogruppo nasce nel 2005 per intuizione di due ingegneri che in questi anni hanno investito in Sicilia ingenti risorse economiche reali e fornito occupazione stabile a giovani collaboratori.
Green Planet è una società di scopo, creata appositamente per la costruzione e la gestione dell’impianto di compostaggio. Per completezza di informazioni, Green Planet è inserita nella white list predisposta dalla Prefettura di Palermo, alla quale hanno diritto di accedere le imprese che non presentano alcun legame con la criminalità organizzata.
L’impianto non gode di alcuna sovvenzione pubblica.
greenPlanet3L’impianto che sta nascendo nel territorio comunale di Ciminna è un impianto di compostaggio di sottoprodotti organici provenienti dalla raccolta differenziata, così come previsto dalle vigenti norme in materia. Il processo di trasformazione del rifiuto in compost avviene attraverso un procedimento naturale di fermentazione della componente organica dello stesso e trovano applicazione le migliori tecnologie disponibili per la protezione dell’ambiente e della salute dei lavoratori. Infatti è previsto il trattamento delle arie esauste con biofiltri ed il recupero energetico mediante due cogeneratori da 100 kWe del biogas prodotto attraverso processi di digestione anaerobica nella prima fase di trattamento del rifiuto, che viene poi sottoposto ad una stabilizzazione aerobica in ambiente chiuso per prevenire l’emissione in ambiente di cattivi odori.
Il progetto non prevede dunque la costruzione di alcuna ciminiera né esiste alcun processo di combustione del rifiuto, né tanto meno del compost che residua dal procedimento di fermentazione, che peraltro risulta essere un sottoprodotto con destinazione agronomica quale ammendante compostato misto, definito dalla normativa sui fertilizzanti come “COMPOST DI QUALITÀ”, di caratteristiche tali da venire utilizzato direttamente in agricoltura, in sostituzione dei concimi e/o degli ammendanti chimici.
In secondo luogo l’iter autorizzativo del progetto ha avuto inizio in data 18 settembre 2014 e si è concluso con l’Autorizzazione Unica alla costruzione e gestione rilasciata dall’Assessorato ai rifiuti della Regione Sicilia in data 24 settembre 2015 (comunque oltre il termine di sei mesi previsto dalla vigente normativa per il completamento dei procedimenti regolati da conferenza dei servizi).
Con riferimento ad alcune osservazioni fatte con riguardo alla dimensione dell’impianto, si evidenzia che lo stesso è stato autorizzato al trattamento di 9.9 t/giorno (corrispondente ad un bacino di circa 15.000 abitanti) ed è stata richiesta l’autorizzazione all’ampliamento della capacità di trattamento fino a 33 t/giorno (corrispondente ad un bacino di circa 45.000 abitanti) per consentire la gestione locale dei rifiuti dei Comuni aventi una distanza inferiore ai 20 km dall’impianto, risultando coerente con gli obiettivi della pianificazione regionale. Tale progetto non prevede l’acquisizione di nuovi terreni da destinare alla costruzione né l’installazione di altri motori per la generazione di energia elettrica.
È dunque fondata opinione della società che quello che ci si accinge a realizzare è un progetto ecologico di sicura utilità per la comunità di Ciminna e di altri Comuni limitrofi, che consentirà alle amministrazioni locali un consistente risparmio sui costi di smaltimento dei rifiuti.
Per una maggiore sensibilizzazione sui temi trattati i nostri ingegneri ed il nostro personale sono a disposizione della cittadinanza e dei rappresentanti del Comitato di Salute Pubblica di Ciminna, per fornire ogni chiarimento necessario, così come già avvenuto in occasione di un utile confronto telefonico con il Presidente dell’Associazione “Liberamente Ciminna”.

greenPlanetCi si auspica che nel proseguo, venga posta una maggiore attenzione da parte di alcuni consiglieri comunali ed altri partecipanti al dibattito, a non diffondere false informazioni di carattere diffamatorio ed allarmistico, lesive dell’immagine della Società scrivente, che renderebbero necessaria un’azione legale a difesa della stessa.
Fiduciosi che a valle dell’auspicato incontro tra le parti venga compresa la bontà del progetto intrapreso dalla nostra società, porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Green Planet s.r.l.

3 Replies to “Comunicato GreenPlaner S.r.l.”

  1. Con riferimento al presente comunicato della GreenPlanet S.r.l., teniamo a precisare che il contatto telefonico avuto con il personale della predetta ditta, era finalizzato a difendere l’immagine ed il buon nome dell’associazione LiberaMente Ciminna che secondo il nostro parere era stato leso nel post pubblicato a tergo di un nostro articolo nel blog AgoraCiminna del 10.01.2016.
    Con la presente rettifica/integrazione, apprendiamo con piacere che le errate affermazioni fatte nei confronti dell’associazione LiberaMente Ciminna sono state da voi rivisitate.

  2. Credo che la cosa migliore sia perle persone interessate,cioè proprietari terrieri aziende e persone che vivono stabilmente nelle zone limitrofi..inviare tramite legali una bella denuncia per danni temuti da inviare alle persone che anno autorizzato l’impianto.Così se l’impianto dovesse dare problemi almeno si potrebbe chiedere un risarcimento

  3. Ho letto attentamente la lettera della Green Planet s.r.l. e l’ho trovata esaustiva nella spiegazione dell’oggetto e scopo della loro impresa, molto garbata nei toni e scritta da persona competente. Alla fine gentilmente si chiede di “non diffondere false informazioni di carattere diffamatorio ed allarmistiche, lesive dell’immagine della Società scrivente, che renderebbe necessaria un’azione legale a tutela della stessa.”
    Non riesco proprio a capire come il comitato, a seguito della suddetta lettera, abbia sentito la necessìtà di ricorrere ad un avvocato difensore, addossandosi il relativo onere. Basta non diffondere false informazioni, cosa che sicuramente non permetterebbe mai il Rev. Don Francesco Lazzara.

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