Scandalo Ciapi, maxitruffa all’Ue, 5 anni e 8 mesi per Francesco Riggio

di Agorà Ciminna

FRANCESCO-RIGGIOBrutta pagina per la storia politica ciminnese, il deputato regionale Francesco Riggio ex presidente dell’ente di formazione professionale Ciapi  e maggiore sostenitore della lista civica Lavoro e Libertà che ha portato all’elezione di Vito Catalano sindaco di Ciminna, è stato condannato in primo grado a 5 anni e 8 mesi. Riggio è stato sospeso dall’Ars, candidato alle ultime regionali tra le file del Pd era approdato al gruppo misto a seguito delle dimissioni di Fabrizio Ferrandelligli subentra l’On. Pino Apprendi. 

La sentenza è arrivata ieri pomeriggio, dai giudici della quinta sezione del tribunale di Palermo presieduta da Piero Falcone, che hanno condannato 4 persone imputate nel cosiddetto processo Ciapi, nato da un’inchiesta sull’ente di formazione regionale che avrebbe intascato illecitamente 15 milioni di euro di finanziamenti dall’Unione Europea per progetti mai realizzati. Si tratta di pubblicità per corsi di formazione che spesso neanche partivano, ma anche di pubblicità che restava sulla carta, attraverso una montagna di fatture false, per servizi mai svolti.

La pena maggiore 8 anni e un mese è quella del manager della pubblicità Faustino Giacchetto considerato la mente di quello che è stato definito dalla procura che ha svolto le indagini  “sistema Giacchetto”, 4 anni per Stefania Scaduto, segretaria di Giacchetto 4 anni e 3 anni per Rino Lo Nigro ex dirigente dell’Agenzia regionale per l’impiego. Assoluzione per l’ex assessore regionale Luigi Gentile e per la moglie di Giacchetto, Angela Argento.

 

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