TI SALUTU! Ricordando “Ninu Lavina”

Riproponiamo dai nostri archivi l’articolo pubblicato in occasione della dipartita di “Ninu Lavina” affinché rimanga viva la memoria ed il ricordo del nostro caro fratello scomparso nel 2013.

Addio Nino 09/03/2013

Ciminna perde il fratello più umile “Ninuzzu” , adesso Nino riabbraccerà  la mamma dalla quale si era separato tanto tempo fa, perdita che lo ha fatto soffrire per tutta la vita. Riavrà finalmente una famiglia, non sentirà più la solitudine, anche se in questi anni Ciminna tutta è stata la sua famiglia accudendolo come un figlio cercando di alleviare il suo dolore.

Nino viveva Ciminna in tutti i suoi aspetti, partecipava a tutte le manifestazioni civili e religiose, noi tutti ci ricordiamo le sue lacrime il Venerdì Santo quando alle 14:00 “muria u Signuri a San Giuvanni” e cantava perdono per i suoi peccati, lui era sempre presente per “a scinnuta” del SS. Crocifisso di San Giovanni e quando il lunedì finiva la festa lui già pensava all’altra che sarebbe arrivata presto. Ci regalava spesso un sorriso quando lo incontravamo in ogni angolo di Ciminna improvvisando uno sketch per il piacere di essere simpatico alla gente. Come dimenticare il suo viso cordiale, mentre  passeggiava per le nostre vie con le mani unite dietro le spalle canticchiando, è  difficile dimenticare un uomo che non ti lasciava passare se non ti dava il suo “ti salutu”. Molti di noi Nino lo ricordano ormai anziano e sofferente senza più quella voglia di scherzare come quando dalla piazza a casa sua riusciva ad esibirsi in una “battaria” ogni tre passi. Sfortunato perchè rimasto da solo è stato aiutato da diverse persone che con spirito di carità lo hanno aiutato fino alla morte con dei semplici, ma grandi gesti che Nino non dimenticherà mai. Come dimenticherà chi gli ha cucinato da mangiare, chi lo aiutava a sistemarsi e gli sistemava casa. Con Nino oggi va via una parte di Ciminna, un aspetto triste per la sua solitudine ma allo stesso tempo una realtà bella che lo ha aiutato.

Chi di noi non lo ha conosciuto? Chi non ci ha mai scherzato?

Siamo sicuri che la notizia vi lascerà tutti pensare ai tanti momenti di incontro con Nino. Noi di Agorà Ciminna lo abbiamo voluto ricordare anche con il contributo di una poesia a lui dedicata scritta dal prof. Saverio La Paglia. Attraverso i commenti a voi la possibilità di dare a Nino l’ultimo saluto, raccontando magari un aneddoto di vita vissuta insieme al nostro fratello che da oggi ci guarderà da lassù.

A NINU GRAVINA

‘Nta stu paisi c’è Ninu Gravina

nca chianci si u nn’avi a panza china.

‘Nto stu paisi u canuscemu tutti

picchi àvi i scarpi sempri rutti.

Li peri li trascina mali assai

e va grirannu sempri: ahi… ahi… ahi…!

Spissu si viri cu u taanu ‘nmanu

e pasta e carni voli di la genti.

Si cc’è na festa iddu è dda,

Ninu è sempri presenti

e ogni tantu si senti: “BUM!”

Ma u’ sunnu botta, è Ninu chi spara

isannu a vuci e facennu li botta

e di risati, la genti si jetta.

U ‘nc’è strata ‘nca Ninu u ‘ncanusci,

u ‘nc’è nmitu ‘nca Ninu u ‘nn’accetta

u ‘ce mortu ca ‘nto lettu Ninu nun v’a viri.

Ormai fa parti di stu paisi

picchi Diu a Ninu cca lu vosi.

di Saverio La Paglia

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