RESOCONTO ASSEMBLEA “COMITATO NO TARSU CIMINNA” DEL 8 FEBBRAIO 2014

Con qualche giorno di ritardo ci accingiamo a rendere a tutti voi noti i contenuti delle comunicazioni del Dottor Greco, nostro consulente nel ricorso contro la TARSU del 2012, durante l’assemblea del comitato cittadino NO TARSU CIMINNA.

No-Tarsu-Ciminn

Siamo certi che ci scuserete per il ritardo.
Ci eravamo lasciati nella penultima assemblea, tenutasi presso l’aula magna dell’istituto che ospita le nostre scuole secondarie di secondo grado, con la promessa di rincontrarci per capire come muoverci per quello che riguarda le bollette della TARSU  del 2013, avevamo detto che era necessario aspettare e vedere come l’amministrazione comunale impostava le cose e quello che deliberava, per poi decidere insieme cosa fare sulla scorta del parere del Dr Greco.
Ebbene abbiamo atteso che l’amministrazione comunale deliberasse il come e il quanto, e abbiamo inviato le delibere al Dr. Greco, il quale le ha analizzate e ci ha ampiamente illustrato le sue conclusioni proprio nell’assemblea della quale ci stiamo occupando.

Prima di entrare nel merito delle cose, diciamo brevemente che l’assemblea è stata presieduta dai promotori del comitato “NO TARSU CIMINNA”, il gestore del blog “Ciminattiva” Salvatore Fina, ed il Presidente dell’associazione socio-culturale “LiberaMente Ciminna” Filippo Ciringione, che hanno inizialmente introdotto le questioni da trattare.

Entriamo adesso nel vivo di quanto illustrato dal Dr Greco.
La prima cosa che noi tutti volevamo sapere era se dovevamo pagare o ricorrere anche avverso le bollette TARSU del 2013.

Il parere del Dr Greco (fatto proprio dal comitato) è che pur essendoci le condizioni per trovare alcune motivazioni per fare ricorso anche contro la TARSU del 2013, secondo il consulente del Comitato, non ci conviene fare ricorso per i seguenti motivi:
  • Le delibere dell’amministrazione comunale relative alla Tarsu del 2013, se pur dopo una prima fase molto confusa, sono da considerare abbastanza coerenti con il dettato della normativa vigente;
  • Il comitato ha ottenuto l’abbassamento del 24% delle tariffe TARSU, quindi la via del ricorso sarebbe per lo meno inopportuna in questa fase;
  • Inoltre, considerando che il calcolo della TARSU 2013, è stato fatto avendo come parametro la TARSU del 2012, una eventuale vittoria del nostro ricorso aprirebbe la strada alla richiesta di conguaglio per quello che stiamo pagando in più nel 2013, quindi anche la partita della TARSU 2013 resta aperta seppur in attesa della sentenza. Il Dr Greco ci ha anche comunicato che la sentenza che ci riguarda dovrebbe arrivare nei prossimi mesi.
La cosa bella e positiva che ognuno di noi ha sentito dire al Dr Greco, è che l’azione del “Comitato NO TARSU” ha già sortito un primo effetto, cioè quello che questa volta l’amministrazione comunale i conti li ha fatti meglio e con più rispetto verso le nostre tasche.

Durante l’assemblea si è rilevato che l’azione del nostro comitato, unitamente a quella dei tanti comitati sorti in vari comuni siciliani, ha contribuito a dare forza alle istituzioni preposte alla vigilanza, con il risultato che il Coinres, vero centro di sprechi e generatore di questi costi pazzeschi, è stato messo in liquidazione.
La liquidazione del Coinres e la nostra azione hanno già prodotto qui a Ciminna un effetto positivo, cioè un abbassamento delle tariffe TARSU del 24% a parità di servizio erogato.
Questa è la prova provata di quello che il comitato va dicendo da quando si è costituito: cioè che ai cittadini era richiesto (e lo è in parte ancora) di pagare i costi “politico/affaristici” della gestione del carrozzone Coinres, che nulla hanno a che fare con i costi reali del servizio e che non possono essere fatti pagare ai cittadini.
Carrozzone Coinres messo su e gestito nella maniera che le indagini della magistratura contabile e ordinaria stanno portando alla luce, il tutto nel silenzio assoluto e assordante (che per noi significa bene placito) anche dell’amministrazione comunale di Ciminna, dei suoi sindaci (presenti e passati) e dell’attuale presidente del consiglio, che per un periodo ha svolto un ruolo di primo piano nell’amministrazione del Coinres.
Gli amministratori appena citati non ci hanno tutelato, hanno consentito e sono stati gli esecutori ultimi del sacco dell’economia delle famiglie ciminnesi, attraverso l’innalzamento della pressione fiscale comunale che è ormai insostenibile per le tasche di tutti.
Un innalzamento della tassazione finalizzato contro il bene comune, atto a garantire il galleggiamento clientelare di un’amministrazione in affanno e priva d’idee.
Nel frattempo è arrivata, dalla Commissione Tributaria Provinciale di Palermo, una sentenza che aumenta le nostre speranze di ottenere giustizia.
Avrete tutti letto nei quotidiani locali, che 220 cittadini monrealesi hanno vinto il loro ricorso contro l’aumento della TARSU nel loro comune, contestando che la competenza della determinazione delle tariffe non è della giunta ma del consiglio comunale. Tale identica motivazione ha trovato ampio spazio anche nel nostro ricorso, unitamente ad altre motivazione ancor più rilevanti di questa.Ci preme poi darvi una chicca tutta locale nel pieno stile “banana republic”, al quale questa amministrazione ci ha ormai abituati: voi tutti sapete che noi ci siamo riuniti in comitato per difenderci dalla violenta aggressione del Sindaco e della sua maggioranza contro l’economia delle nostre famiglie.

Abbiamo discusso, ci siamo cercati un legale ed infine abbiamo fatto un ricorso.
Abbiamo fatto una cosa normalissima in un stato di diritto, un semplice ricorso che ha visto partecipare centinaia di famiglie. Lo abbiamo fatto per difenderci dalla loro dissennata politica di tassazione, e questo ricorso come sapete, che ci è costato 2.500 euro.
Ebbene dobbiamo sapere tutti quanti che, il Sindaco per difendere le sue tasse, contro di noi e contro il nostro ricorso, ha assoldato un legale che ci costa oltre 5000 euro, il doppio di quello che è costato il ricorso al “Comitato NO TARSU”.
Con la bella differenza che noi stiamo legittimamente difendendo i nostri interessi pagando il ricorso con i nostri soldi, mentre loro stanno facendoci pagare anche il costo del legale che hanno assoldato per attaccare la nostra azione di legittima difesa.
Sindaco se sei così convinto di essere nel giusto pagalo tu il legale, non usare i nostri soldi contro di noi. VERGOGNA.

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