Patto per il Sud: ennesimo record negativo per il Comune di Ciminna
Sono più di 300 i comuni siciliani che usufruiranno delle risorse dalla Regione Siciliana nell’ambito del “Patto per il Sud”, purtroppo per Ciminna si tratta dell’ennesimo record negativo in quanto facciamo parte dei rimanenti 50 comuni che non rientrano neppure in elenco.
Per noi di “LiberaMente Ciminna” si tratta di una responsabilità politica molto seria, prendiamo atto che l’amministrazione guidata da Vito Catalano non ha tenuto conto in questi anni della progettualità, condizione necessaria per fare arrivare dei finanziamenti nel nostro territorio.
Si vivacchia aspettando la manna dal cielo, come se nel nostro Comune non ci fossero delle esigenze o delle urgenze. Per fare qualche esempio, i comuni che hanno ottenuto i finanziamenti, attueranno degli interventi di bonifica e tutela ambientale, in alcuni verranno adeguati gli impianti sportivi e gli anfiteatri, in altri ancora nasceranno nuove strade, nuovi impianti, verranno ristrutturati degli edifici.
Grazie ai finanziamenti del “Patto per il Sud”, molte economie locali riceveranno una boccata d’ossigeno sia nel campo dell’edilizia, ma anche nel ritorno che queste opere hanno nel campo del turismo, della logistica, dei servizi e della cultura, rendendo il territorio fruibile.
Crediamo che Ciminna non abbia bisogno di azioni straordinarie, servono cose semplici: competenze e tanta voglia di fare.
È chiaro a tutti che le grandi opere non si possono finanziare utilizzando le sole casse comunali, viviamo in un periodo in cui il contribuente viene tartassato da imposte, per cui ad una totale assenza di progettazione corrisponde lo stallo amministrativo.
Negli ultimi anni nel Comune di Ciminna sono stati realizzati esclusivamente progetti che sono frutto di investimenti privati, quando si poteva rendere esecutivo ad esempio il progetto di ampliamento e miglioramento del campo sportivo o del campo di calcetto, da tantissimi anni si parla della discarica a cielo aperto in contrada faciana che rimane in attesa di bonifica (con questo andazzo siamo sicuri che finanzieremo noi cittadini l’intervento), abbiamo l’area archeologica del monte Pizzo senza alcuna via di collegamenti e protezione perimetrale, parte del centro storico nella zona di via Piazza d’Armi si trova nell’abbandono totale interessato da diverse frane, ecc…
Sono davvero tante le idee che possono nascere, se si ha la volontà di fare un’attenta analisi delle esigenze del nostro territorio. Un territorio dal patrimonio artistico, culturale e ambientale ricchissimo che non merita certamente di essere trascurato da governanti improvvisati ed allo sbaraglio e che si ritrova a fare da fanalino di coda, costatiamo infatti che nei comuni limitrofi non manca la progettazione ed i conseguenti finanziamenti.
Ci auguriamo tempi migliori, a partire dalla campagna elettorale ormai prossima, consigliando alla politica ciminnese di concentrarsi sulla serietà e sulla competenza, due aspetti fondamentali per chi intende cimentarsi nell’amministrazione della casa comunale