5 Maggio 2024 – Santa Messa Solenne presieduta dal parroco don Mario Cassata. in attesa del video 4 Maggio 2024 – Primi Vespri Solenni e Santa Messa Solenne presieduta dal parroco don Mario Cassata. 3 Maggio 2024 – Santa Messa Solenne presieduta dal parroco don Mario Cassata. 2 Maggio 2024 – Adorazione Eucaristica comunitaria “Venga il tuo regno Signore” 2 Maggio 2024 – Santa Messa Solenne presieduta dal parroco don Mario Cassata. 1 Maggio 2024 – Apertura Ottavario- Santa Messa…
di BCsicilia Il progetto Erasmus + Inclusione e diversità “Who’s taken my cheese?” è nato dall’esigenza delle scuole di quattro paesi, Italia, Ungheria, Polonia, Slovacchia, di sviluppare un itinerario per una comunicazione più efficace e di affrontare in maniera innovativa i temi riguardanti Salute, Educazione, Istruzione, Ecologia, Sport, Intrattenimento, Divertimento. Il partenariato ha fatto tappa dal 15 al 19 aprile all’Istituto Comprensivo “Don G. Rizzo” di Ciminna ed ha visto coinvolti la dirigente scolastica prof.ssa Giovanna Lascari e la coordinatrice…
di Angolo Poesie* Pina Maria Scibetta, sul proprio profilo Facebook scrive: “Le parole da dedicare al nostro Padre delle grazie non sono mai abbastanza e non riusciranno mai ad esprimere del tutto questo amore potente che ci lega a lui. Queste sono le mie, sperando anche solo in minima parte di aver descritto ciò che si prova in quei momenti. È tutto nivuru e nicareddu. Avi i vrazza longhi e fini fini, Unu ca un canusci sta storia ri granni…
Il 10 marzo scorso il Teatro Carlo Coccia di Novara ha ospitato la prima rappresentazione mondiale dell’opera lirica Il Brutto Anatroccolo del compositore siciliano Salvatore Passantino, già vincitore del concorso lirico Giancarlo Aliverta per la sezione compositori nel 2023. Tratta dalla celebre favola di Hans Christian Andersen, l’opera si configura come un unicum nel panorama musicale contemporaneo, proponendosi come un atto unico con libretto di Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi. Un viaggio introspettivo a tinte musicali Il Brutto Anatroccolo…
di Agorà Ciminna Si è svolta il 5 dicembre, presso lo Spazio Teatro 89 di Milano, la serata finale del Concorso Lirico Internazionale “Giancarlo Aliverta”, indetto dall’associazione “Voce All’Opera” e patrocinato dal Ministero della Cultura, dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano e da Asso Lirica (Associazione Nazionale Artisti della Lirica). La giuria, formata dai Maestri Marco Taralli, Marco Tutino e Pierangelo Valtinoni, ha decretato vincitore per la categoria compositori il Maestro ciminnese Salvatore Passantino, che durante la serata ha…
*di TI CUNTU UN CUNTU – Per non dimenticare, rivolto alle nuove generazioni.
7° puntata
Un detto dice: “I sordi vannu e vennu”. Dicasi così quando, per vari motivi e soprattutto per disgrazia, si spendono tanti soldi e tante energie e, in seguito, si spera di poterne guadagnare più di quanto speso o sprecato, l’importante rimanere in salute e in vita.
In questa puntata vi parlerò del tesoro incantato che, secondo la leggenda, si trova all’interno della grotta di Monte Rotondo. Si tratta di “U tesoru ri Saracini no cozzu ri Matritunnu e u monacu ri Cappuccini”.
La leggenda paesana narra di un grande tesoro incantato, custodito da un grosso gigante che tiene una mazza nelle mani, e sorveglia la cameretta del tesoro.
Il tesoro fu nascosto all’interno della grotta che si trova nella sommità del colle, dai Saraceni che dominarono la Sicilia e questo luogo attorno l’anno mille d.c..
Per tantissimi secoli un prezioso manoscritto in pergamena, ha custodito il segreto per rompere l’incantesimo e, aprire la porta della “truvatura”.
Questo prezioso manoscritto, anche un po’ pericoloso, per la mala fine che poteva fare sia il possessore del manoscritto, sia chi tentava l’impresa di romper l’incantesimo, alla fine del secolo XIX° si scoprì essere in possesso del frate bibliotecario del Convento dei Padri Cappuccini in Ciminna.
Il frate, a causa delle leggi emanate dopo l’unità d’Italia, che sopprimevano tutti gli ordini religiosi, tra cui il nostro convento, prima di lasciare il convento, decise di far tentare la fortuna e di rompere l’incantesimo, facendo provare l’ardua impresa a un giovane ragazzo che frequentava il convento, che era molto generoso e timorato di Dio.
Vi allego il video del “cuntu” che racconta la vecchia storia. Cerchiamo di valorizzare sempre più le nostre tradizioni, la nostra cultura e il nostro dialetto. Spero che questo “cuntu” sia stato di vostro gradimento e, se vi fa piacere, lasciate gentilmente un “mi piace” alla pagina facebook.
Un affettuoso ricordo allo zio Ciccio Cirrincione detto Ciccio Mattia, che spesso nei pomeriggi d’estate ci allietava con questo ed altri suoi antichi “cunti”, davanti la casa del Canonico Antonino Bonadonna.