Precisazioni in merito a quanto dichiarato da Benito Campobello, consulente del Sindaco

di Michelangelo Barone

Michelangelo BaroneIn merito a quanto scritto su Facebook dal signor Benito Campobello (consulente onorario del Sindaco di Ciminna), desidero precisare quanto segue:

per l’approvazione del Piano Regolatore Generale del Comune di Ciminna, l’Amministrazione Comunale allora rappresentata dal sottoscritto, ha dovuto innanzitutto provvedere a redigere ed approvare definitivamente il Piano Particolareggiato di Recupero che la Regione Siciliana e l’Assessorato Regionale al Territorio hanno imposto per poi passare alla stesura del Piano Regolatore Generale;

essendo Sindaco Rosa Maria Brancato, il Consiglio Comunale ha approvato il Piano Regolatore di Massima;

essendo Sindaco Vito Catalano, il Consiglio Comunale ha approvato definitivamente il Piano Regolatore Generale grazie alla caparbietà dell’assessore Vincenzo Comparato collaborato dal Vice-Sindaco Saverio La Paglia, i quali già allora hanno chiarito che la zona industriale era pronta ad ospitare qualsiasi insediamento industriale che non recasse danni e guasti all’ambiente, ed addirittura hanno chiesto di inserire, nel regolamento di attuazione, la clausola che imponeva il parere preventivo da parte del Consiglio Comunale per qualsiasi insediamento industriale.

Ricordo ancora che in quelle sedute di C.C. era presente, invitato dal sindaco Vito Catalano, il dr Albanese (Presidente dell’A.S.I.) che asseriva di avere pronte alcune imprese disponibili ad ubicarsi alla Pianotta.

Per quanto riguarda la centrale di smistamento elettrico della Pianotta, ricordo che la Regione Siciliana ha imposto al Consiglio Comunale di Ciminna la approvazione del progetto altrimenti avrebbe provveduto un Commissario Regionale con le relative spese a carico del Comune di Ciminna;

i tecnici della società TERNA ci hanno spiegato che la costruzione di quella centrale di smistamento serviva per evitare i cali di tensione che comportavano spesso interruzioni di corrente elettrica nelle nostre zone, infatti mentre prima la luce andava via frequentemente, da quando è entrata in funzione la centrale ciò accade raramente.

Si è verificata la stessa cosa che è successa quando il Comune di Ciminna è stato inserito nella società COINRES che doveva provvedere a raccogliere e smaltire i rifiuti solidi urbani, anche in quell’occasione la Regione Siciliana ha obbligato il Consiglio Comunale all’adesione, altrimenti avrebbe provveduto un Commissario Regionale (in quel tempo era sindaco Vito Catalano).

Questi ricordi sono stati condivisi con le persone da me citate (Rosa Maria Brancato, Vincenzo Comparato e Saverio La Paglia).

 

 

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