In ricordo di Padre Nino Bonadonna a cento anni dalla nascita.

Padre Nino Buonadonna

IN RICORDO DI
PADRE NINO BONADONNA
A CENTO ANNI DALLA NASCITA
16/04/1916 CIMINNA 16/04/2016

II Sac. Antonino Bonadonna nacque a Ciminna il 16 Aprile 1916 da Francesco e Domenica Guttilla. Egli proveniva da una famiglia in cui vi erano diversi Sacerdoti, infatti dal lato paterno vi era Mons. Vito Bonadonna, Arciprete di Trabia, e dal lato materno il Can. Antonino Guttilla e Mons. Calogero Guttilla, Cappellano Militare pluridecorato al valore militare e civile.

Successivamente anche suo fratello Vito, amico e figlio spirituale di San Pio e fondatore della Casa del Fanciullo ad Acqua dei Corsari dove sono custodite numerose reliquie indirette di San Pio, verrà ordinato Sacerdote e amministrerà la Parrocchia del SS. Crocifìsso ad Acqua dei Corsari in Palermo.

Giovane, con la sicura vocazione al Sacerdozio, entrò nel Seminario Arcivescovile di Palermo dove con singolare formazione umana, con spiccata intelligenza, con vera bontà d’animo e profonda pietà, accudì alla sua formazione spirituale con la guida di formatori eccellenti, quali il Padre Maestro, il Servo di Dio Padre Angelo Cantos e il compagno di studi e di banco, il Servo di Dio Pietro Di Vitale.

Ricevette l’ordine del Diaconato nella Cattedrale di Palermo il 21 Dicembre 1940 da Sua Eminenza Rev.ma. il Cardinale Luigi Lavitrano.

Fu Ordinato Sacerdote il 21 Settembre 1941 nella Chiesa Madre di Ciminna, giorno della festa dell’Apostolo San Matteo, da Sua Ecc. Ill.ma Mons. Gioacchino Di Leo, Vescovo Ausiliario del Cardinale Luigi Lavitrano.

Non appena ordinato Diacono fu assegnato provvisoriamente nella Parrocchia di Trabia in aiuto allo zio l’Arc. Vito Bonadonna. Quest’ultimo insistette presso il Sig. Cardinale che non appena il nipote fosse stato ordinato sacerdote, venisse assegnato definitivamente a Trabia. Cosa che poi non accadde in quanto l’arciprete Bonadonna morì pochi mesi prima dell’ordinazione sacerdotale del nipote e l’Arciprete Calcagno chiese ed ottenne che fosse destinato a Ciminna .

Il suo servizio Sacerdotale si svolse del tutto nella propria Parrocchia natìa al servizio delle anime e soprattutto nell’assistenza, di giorno e di notte, ai malati e ai moribondi. Nel 1941 fu fatto membro della Collegiata di Ciminna sotto l’arcipretura di Mons. Can. Vito Calcagno.

Il 14 Marzo 1942 fu eletto Cappellano Notturno della Parrocchia di Ciminna.

Con decreto del Card. Lavitrano del 28 Aprile 1942, fu nominato Beneficiale della Collegiata di Ciminna.

Fu immesso nel possesso Canonico da sua Ecc.za Mons. Gioacchino Di Leo il 3 Maggio 1942, festa del SS. Crocifisso “Padre di Grazia”.

Nel 1948 fu nominato Vicario Parrocchiale della Parrocchia Santa Maria Maddalena in Ciminna e nello stesso anno gli fu affidata l’amministrazione delle Chiese di San Vito Martire e di S. Anna al Collegio, chiamata di San Giuseppe;

Dopo aver preso possesso delle due Chiese trovate in pessime condizioni strutturali e prive di arredi sacri idonei, organizzò un comitato di fedeli per effettuare una questua speciale per una manutenzione straordinaria alla Chiesa del Patrono. Infatti nello stesso anno furono effettuati diversi lavori urgenti ai muri del presbiterio, furono revisionati e rifatti alcuni pezzi del tetto della Chiesa e collocate delle catene di ferro per tutti i muri perimetrali della chiesa di San Vito.

Mantenne l’amministrazione della Chiesa fino al 2 maggio 2000 (circa 52 anni) adoperandosi sempre affinchè venisse incrementato il culto al Santo Martire, patrono principale del suo paese natale;

Per quanto riguarda la Chiesa di S. Anna al Collegio, non appena nominato cappellano della Chiesa, si trovò anche qui con una Chiesa in pessime condizioni. Infatti, fin da subito, aiutato dal comitato dei festeggiamenti di San Giuseppe e dalle Suore del Collegio, fece ristrutturare tutto il presbiterio, l’altare maggiore e la pavimentazione della Chiesa, fece costruire un nuovo campanile e collocare nuovi altarini in marmo nelle cappelle laterali, fece ridipingere la Chiesa anche con dorature e scolpire ad Ortisei la statua di Sant’Anna con la Vergine Santa e quella di San Giuseppe con Gesù Bambino, infine fornì la Chiesa di paramenti e suppellettili. Amministrò la Chiesa per oltre 37 anni.

Il 5 maggio 1953, in occasione della seconda Sacra Visita pastorale del. Card.le Ernesto Ruffini, gli fu affidato l’incarico di assistente della Confraternita del SS. Viatico chiamata del Giovedì. Con decreto del Cardinale Ruffini del 15 ottobre 1956, fu nominato Cappellano della Chiesa di San Sebastiano Martire.

Quest’ultima rientrava nell’elenco delle Chiese da vendere a privati poiché si trovava in pessime condizioni strutturali, infatti i muri del lato nord erano pericolanti e il tetto nella zona dell’altare maggiore era diroccato, ma grazie alla sua direzione, al sostegno dei fedeli di tutto il quartiere dedicato al Santo martire e ai ciminnesi residenti all’estero, la Chiesa venne ristrutturata totalmente: fece costruire di sana pianta il campanile in cui fu collocata la campana grande dell’ex chiesa di S. Antonio Abate e la Chiesa fu fornita di nuovi arredi sacri e riaperta al culto. Con decreto del Cardinale Ruffini del 20 Maggio 1964, fu nominato Canonico della Collegiata della Matrice di Ciminna.

Con decreto del Card. Ruffini del 3 Febbraio 1966, fu nominato Rettore della Chiesa del Carmine e della Chiesa delle Anime Sante. Anche per queste Chiese si adoperò, fin quando le sue forze fisiche lo permisero, affinchè venisse incrementata la grande devozione alla Madonna del Carmine e alle Anime Sante. Mantenne la rettoria di entrambe le Chiese fino al 13 Gennaio 2004.

Negli anni cinquanta e sessanta fu insegnante di religione presso le Scuole Medie Statali di Ciminna. Il suo tempo libero lo dedicava alla lettura e allo studio di testi sacri, la sua libreria era infatti ricca di migliaia di volumi, che lesse uno per uno. Fu un sacerdote legato alle tradizioni locali e fedele difensore dell’inestimabile patrimonio artistico e storico delle numerose Chiese ciminnesi.

Nonostante fosse infermo, negli ultimi anni della sua vita si faceva accompagnare in Chiesa per celebrare giornalmente la Santa Messa, agendo sempre da zelante apostolo della fede. Fu anche confessore e direttore spirituale di molte famiglie fino all’ultimo momento della sua vita.

Compose diverse poesie, preghiere e rosari dedicati a Santa Teresa di Gesù Bambino, ai Santi Medici Cosma e Damiano, a San Stanislao Kosta e a San Vito Martire, e anche un inno dedicato a Sant’Anna per l’arrivo della nuova statua. Inoltre compose alcuni inni divenuti molto popolari che vennero musicati dal suo amico, il Maestro Cav. Gabriele Bonanno, tra cui due dedicati a San Sebastiano e uno al SS. Sacramento, che si intitola “O Divino Buon Pastore”.

Si spense serenamente e in piena lucidità mentale dopo aver ricevuto il Sacramento degli Infermi il sabato mattina (giorno caro a tutti i devoti del Santo Scapolare della Vergine del Monte Carmelo “ Ed il Sabato che viene esentarlo dalle pene, col sovrano vostro zelo e condurlo poi nel cielo “) alle ore 07,25 del 17 Gennaio 2004, nella festa di San Antonio Abate, con l’assistenza spirituale del suo Parroco e la continua vicinanza delle persone a lui care che per decine di anni lo hanno aiutato e assistito durante la sua malattia.

Il suo corpo mortale riposa nella mia cappella presso il cimitero di Ciminna.

Rosario Priolo

Inno Eucaristico – O Divino Buon Pastore

O divino buon pastore, tutto a noi ci avete dato
quanto affetto e quanto amor per star sempre carcerato.
Per noi vili peccatori che ti abbiamo disprezzato
grida sempre mentre hai fiato: “viva Dio sacramentato”

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Sabato 16 Aprile alle ore 17,00 presso la Chiesa di San Francesco di Assisi sarà celebrata una Santa Messa di suffragio per l’anima del Sac. Antonino Bonadonna nel centesimo anno della sua nascita.

Microsoft Word - Deplian  con inno.doc

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