di Agorà Ciminna Loredana Paterna, giovane architetto ciminnese, è stata nominata assessore del Comune di Sesto San Giovanni (MI). Il sindaco Roberto Di Stefano, al secondo mandato, le ha affidato le deleghe al Pnrr, alla gestione demanio, al patrimonio ed ai lavori pubblici, agli stabili Erp e comunali. Si tratta di un comune di 82.000 abitanti, la città più importante dell’hinterland milanese e la settima più popolosa della Lombardia. Il centrodestra allargato al mondo civico, dopo aver sfiorato la vittoria a…
di Agorà Ciminna Don Giuseppe Di Giovanni, parroco di Ciminna tra il 2017 ed il 2018, è il nuovo vicepresidente dell’associazione per ministri ordinati. Attualmente parroco a Palermo, presso la parrocchia di Santa Maria della Pietà alla Kalsa, e direttore diocesano dell’Unione Apostolica del Clero, don Giuseppe è stato eletto durante l’assemblea elettiva nazionale dell’U.A.C. riunita a Roma dal 26 al 28 Giugno scorsi. A don Giuseppe, l’affetto e la stima della comunità ciminnese che ricorda le sue insistenti preghiere…
di Agorà Ciminna Con la riorganizzazione della macchina amministrativa comunale e la definizione degli organi di governo, si conclude la fase finale del processo di rinnovo delle istituzioni locali ciminnesi, avviata nelle scorse settimane con la rielezione a Sindaco di Vito Filippo Barone. Ma non mancano già le prime sorprese e la situazione sembra essere in continuo fermento. Nella seduta dello scorso 27 giugno in cui si è insediato il nuovo consiglio comunale, sono state elette le consigliere Eleonora Barone…
di TI CUNTU UN CUNTU – Per non dimenticare, rivolto alle nuove generazioni. 18° PUNTATA In questa puntata vi parlerò di alcune chiese che sono state costruite dai nostri avi nelle colline circostanti l’abitato di Ciminna. Queste chiese ormai quasi tutte diroccate o inesistenti, tranne qualcuna che rimane ufficiata durante l’anno, erano state costruite per la custodia spirituale del nostro abitato e qualcuna anche come presidio militare, abitata da un custode o un “rimitu” che dava l’allarme con il suono…
*di TI CUNTU UN CUNTU – Per non dimenticare, rivolto alle nuove generazioni. 17° PUNTATA In questa puntata, visto che siamo nella festa liturgica del SS. Sacramento, vi parlerò della confraternita e della festa del SS. Sacramento. La confraternita nasce a Ciminna nel 1545 e, anticamente formata dal ceto sociale dei contadini, celebra con particolare devozione, durante le domeniche maggiori, terza domenica del mese, una piccola processione nel quartiere Madrice: a gennaio per la semina avvenuta; a maggio affinché vi…
Pochi giorni fa la Niantic ha lanciato quello che potrebbe essere il gioco più innovativo e giocato dell’ultimo decennio. Soltanto il nome, Pokemon Go, fa già rizzare le orecchie e illumina gli occhi di intere generazioni pronte a mettersi alla prova con questa nuova avventura animata. Ho deciso in prima persona di mettermi alla prova scaricando l’app (scaricabile gratuitamente) e iniziando a giocarci, e adesso sono pronto a raccontarvela in 8 punti.
1) Rompiamo il ghiaccio. Pokemon Go, nasce dalla fortunata serie di Cartoni animati “Pokemon”, serie creata in Giappone ma che in brevissimo tempo ha conquistato migliaia di fans in tutto il globo. Sarà anche vero che l’abito non fa il monaco ma in questo caso il nome fa già un certo eco.
2) Reale o virtuale? Per la prima volta è il virtuale a condurci al reale e non viceversa. La modalità di gioco è un qualcosa di mai proposto prima per un gioco da cellulare. Infatti, non è possibile giocare stando fermi o comodamente seduti sul divano, ma per avanzare nel gioco bisogna soprattutto uscire fuori! Girare per le vie della città, muoversi e ritrovarsi in determinati punti sono tutte azioni fondamentali per avanzare e completare il gioco.
3) Acchiappali tutti! Lo scopo del gioco è legato alla trama della serie animata, infatti immedesimandosi nei panni del protagonista, bisogna girare “per il mondo” alla ricerca dei famosi Pokemon, provando a catturare i 151 tipi presenti nella prima serie, completando cosi il proprio Pokedex.
4) Dove siete? I Pokemon vi appariranno randomicamente, e dovrete trovarli girando per parchi, marciapiedi, piazze e qualsiasi altro posto senza un tetto sopra la testa. Una volta trovati, potrete visualizzarli tramite la fotocamera del cellulare e catturarli “lanciando” le Pokeball a vostra disposizione.
5) Pokemon e monumenti. Oltre a farvi muovere il gioco, vi condurrà in particolari punti della vostra città, come monumenti e o luoghi turistici, permettendovi così di scoprire i luoghi di interesse che vi circondano mentre farete scorta di Pokeball o vi sfiderete in qualche palestra.
6) Occhio alla batteria. Piccola pecca del gioco è quella dell’eccessivo consumo della batteria dei vostri cellulari. Questo è causato fondamentalmente dal fatto che per giocare occorre mantenere attive contemporaneamente la connessione dati e il GPS. Quindi vi sconsiglio vivamente di mettervi alla ricerca di Pokemon con pochissima batteria perché potreste ritrovarvi con il cellulare completamente scarico.
7) Le critiche. La velocità con il quale Pokemon Go è diventato virale ha smosso le critiche di quella parte di utenti che trovano assurdo vedere persone delle più svariate età andare in giro a divertirsi con un gioco per cellulari e spesso facendosi prendere troppo la mano. Mi sento in dovere di dire però che passare del tempo giocando a Pokemon Go fondamentalmente non è diverso dal giocare a qualsiasi altro gioco per Smartphone o al camminare per strada senza staccare gli occhi dai tanti Social Network, con l’unica differenza che quest’ultimo per lo meno vi obbliga a fare del movimento.
8) Il sogno che si avvera. Forse vi potrà sembrare un po’ esagerato, ma per intere generazioni che sono cresciute con l’omonimo cartone animato poter emulare in tutto e per tutto l’eroe della propria infanzia è davvero un sogno che finalmente si realizza. Sono sicuro che le generazioni precedenti alla mia non avrebbero snobbato l’idea di poter lanciare missili come faceva il loro amato Goldrake e le nuove generazioni troveranno altri eroi con cui crescere e sognare ad occhi aperti. Quindi non pretendo che voi giochiate a quello che siete liberi di giudicare “uno stupido giochino”, ma lasciate ad un intera generazione la gioia di realizzare il proprio sogno romantico chiamato Pokemon!