Carlo Acutis, il ragazzo beato che ci parla di una santità alla portata di tutti.

di Agorà Ciminna

San Francesco d’Assisi diceva che “Un raggio di sole è sufficiente per spazzare via molte ombre”. Ed è proprio ad Assisi che oggi “un raggio di sole” della nostra epoca sarà proclamato beato. Si tratta di un nostro coetaneo, Carlo Acutis, nato a Londra il 3 maggio del 1991 in un contesto familiare sereno e agiato. Nello stesso anno la famiglia si trasferisce a Milano, dopo le scuole elementari e medie, si iscrive al Liceo Classico “Leone XIII”. Nel 2006 viene ricoverato all’Ospedale San Gerardo di Monza perché colpito da una leucemia fulminante, che lo porterà in soli tre giorni alla nascita al cielo il 12 ottobre, a soli 15 anni, offrendo le sue sofferenze al Signore e alla Chiesa.

La sua breve esperienza di vita terrena è tutta una testimonianza d’amore, per questo siamo sicuri che adempirà il messaggio di San Francesco spazzando via le molte ombre che oggi offuscano la vita di noi giovani, distratti dalla vita di tutti i giorni, che affrontiamo correndo spesso dietro a cose che poi risultano vane, immersi nella mondanità ed in costante ricerca della felicità e della serenità in cose ed in posti sbagliati.

Carlo, nella sua vita di servizio per Dio e per l’altro, invitava tutti alla partecipare alla Santa Messa quotidiana, fonte di quel nutrimento eucaristico che era il suo grande amore e definiva la nostra “Autostrada verso il cielo”. Consigliava poi la lettura giornaliera della Sacra Scrittura, la recita del Santo Rosario, l’Adorazione al tabernacolo, la confessione settimanale, il fare buoni propositi e fioretti da offrire al Signore e alla Madonna per aiutare gli altri, il dialogo con l’Angelo Custode quale nostro migliore amico e soprattutto invogliava tutti ma specialmente i giovani ad una vita autentica. “Tutti – diceva – nascono come originali, molti muoiono come fotocopie”.


In tanti lo considerano già il “patrono” di Internet, per le sue spiccate doti informatiche. Ricordiamo infatti che era considerato un genio del computer perché conosceva i logaritmi, studiava già da piccolo su libri di informatica universitari ed era capace di programmare. Ha ideato, progettato e realizzato una mostra internazionale ed un sito internet sui miracoli eucaristici (clicca qui per andare al sito).

Le sue foto, in jeans e maglietta, con le scarpe da ginnastica, ci ricordano come la santità sia alla portata di tutti e che va vissuta nella nostra quotidianità, una meta possibile e concreta per tutti, non solo per alcuni.

Il beato Carlo Acutis, il primo della nostra generazione dei millennial, ci aiuti ad essere testimoni della fede. Lui che con il suo esempio ha fatto della sua vita un dono per i molti che lo hanno conosciuto e che continuano ad incontrarlo nella preghiera.

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