Il tempo è galantuomo

di LiberaMente Ciminna

Qualche tempo fa, ci siamo occupati dell’adesione da parte del Comune di Ciminna al progetto denominato VotivA+, riguardante la sostituzione delle lampade votive tradizionali con quelle di nuova generazione a LED.

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La nostra segnalazione effettuata in data 8 ottobre 2012 suscitò parecchio clamore, sia per la mancata immediata installazione delle lampade, sia per il previsto aumento del canone del servizio cimiteriale delle lampade votive a fronte di un risparmio dei consumi di energia elettrica dal 70% al 90%.

Grazie alla nostra segnalazione, i Ciminnesi e l’Amministrazione Comunale, seppero che dal mese di maggio 2012 nei depositi del Comune di Ciminna giacevano 1800 lampade a LED, fornite gratuitamente dalla ditta GESCO S.r.l. grazie al programma d’incentivazione nazionale per l’incremento dell’efficienza energetica negli usi finali dell’energia, attuato in seguito all’entrata in vigore dei D.M. del 20/07/2004.

Il punto fu oggetto di discussione anche in sede di Consiglio Comunale, infatti, in quella sede fu chiarita dal tecnico comunale l’impossibilità a procedere alla sostituzione delle lampade, in quanto nelle casse comunali non era stato possibile reperire i circa 5.000,00 euro necessari per la sostituzione delle lampade e l’adeguamento dell’impianto.

In seguito un emendamento presentato dal consigliere Di Falco e dai consiglieri/assessori Nigliaccio e Leone, ha impedito che venisse approvato dal Consiglio Comunale il previsto aumento del canone annuale delle lampade votive, mantenendolo inalterato.

In questi giorni, visitando il sito internet www.votiva.it, apprendiamo che in data 30.10.2012 è stata completata l’installazione delle nuove lampade votive con la relativa comunicazione alla ditta Gesco S.r.l. della data di attivazione, così come si può vedere dal contatore virtuale dedicato al Comune di Ciminna.

Cosa significa questo contatore virtuale?

Votiva_ContatoreIn questo contatore sono indicati i risparmi ottenuti in termini di kWh, di CO2 e di Euro, dalla data d’installazione delle lampadine a LED, comunicata dal Comune alla ditta Gesco S.r.l.

Questi dati costituiscono la base su cui la ditta Gesco S.r.l. richiede, tramite una complessa trafila di passaggi, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, il rilascio dei “Certificati Bianchi” o più propriamente Titoli di Efficienza Energetica (TEE).

Questi titoli certificano il risparmio energetico conseguito attraverso l’efficientamento energetico di un impianto, nella fattispecie il risparmio ottenuto con la sostituzione delle lampade tradizionali con quelle a LED.

Il valore di un certificato bianco è stato quotato nel mercato alla fine del 2012 a circa 100 € = 1 TEP (Tonnellata Equivalente di Petrolio), infatti, tale valore è soggetto alle variazioni del mercato, per l’ottenimento di un 1 TEP è necessario un risparmio di  energia elettrica pari a 5347,59 kWh.

In altre parole la Gesco S.r.l. per ogni 5347,59 kWh otterrà un certificato del valore nominale di 100 euro.

Rimodulando questi valori nell’impianto realizzato con la sostituzione delle lampade votive del Cimitero Comunale di Ciminna, visto l’elevato grado di efficientamento dello stesso, nei cinque anni previsti di incentivazione la Gesco S.r.l. otterrà circa 60 TEP per un valore comprensivo di circa 6.000,00 euro a fronte di una spesa anticipata per la fornitura di 1800 lampadine di circa 2.000,00 euro.

Si è voluto chiarire analiticamente quanto sopra, per meglio comprendere il complesso meccanismo del progetto e per capirne com’è  finanziato lo stesso.

Ma ritorniamo alle vicende di casa nostra.

Durante il Consiglio Comunale del 30 ottobre 2012, data in cui si è discusso il punto dell’aumento del canone delle lampade votive, l’Ing. Bitonto interpellato dal Consigliere Mannina, sulla questione della sostituzione delle lampade votive, ha espressamente dichiarato che: “la sostituzione delle lampade era in corso di realizzazione e che già in un’area del cimitero nuovo si era provveduto alla sostituzione delle lampade”.

Ad oggi sembrerebbe che la parte vecchia del cimitero non sia stata ancora adeguata e continui a funzionare con le tradizionali lampade ad incandescenza, di contro però nell’albo pretorio comunale troviamo pubblicata una determina che impegna € 1.900,00 iva compresa per l’adeguamento e la sostituzione delle lampade votive del Cimitero Comunale.

A questo punto le domande sorgono spontanee:

  • com’è possibile che la ditta Gesco S.r.l. come data d’inizio contabilità per determinare l’erogazione dei certificati bianchi, riporta la data del 30 ottobre 2012, se proprio in quella data durante il Consiglio Comunale è stato dichiarato che la sostituzione delle lampade è stata effettuata solo per una piccola porzione del cimitero nuovo?
  • com’è possibile che tutt’oggi il contatore della Gesco S.r.l. contabilizza un risparmio energetico giornaliero per un totale di 1800 lampadine a LED se nella parte vecchia del cimitero molti settori presentano ancora lampade ad incandescenza?
  • com’è possibile che a maggio il costo dell’adeguamento dell’impianto e la sostituzione delle lampade votive era stato preventivato in circa 5.000,00 € e dopo la nostra segnalazione improvvisamente il costo dei lavori è sceso a 1.900,00 € iva compresa? Come si evince dalla determina n° 924 del 30.10.2012 (vedi la determina).
  • come mai prima della data della determina e cioè prima del 30.10.2012 i lavori erano stati avviati senza un atto formale di affidamento?

Domande che rivolgiamo ai nostri Amministratori, i quali sicuramente non mancheranno di fornirci una risposta, per fare chiarezza su questa vicenda.

Comunque, i numeri che avevamo preventivato sono risultati corretti ed i risparmi previsti dalla nostra segnalazione ad oggi sono risultati coerenti , infatti, a fronte di una spesa per l’adeguamento e la sostituzione delle lampade di 1.900,00 € il Comune avrebbe risparmiato con una tempestiva installazione circa 3.000,00 € (periodo ago-dic) ottenendo un utile dal risparmio energetico di circa 1.100,00 €.

Quindi ad oggi rimangono del tutto incomprensibili le scelte fatte dagli amministratori, che da un lato hanno dichiarato di non avere i soldi per installare le nuove lampade e dall’altro hanno generato durante lo stesso periodo una elevata quantità di debiti fuori bilancio.

Molti di noi oggi si chiedono, ma se non avessimo segnalato la presenza negli scantinati delle 1800 lampadine a LED, oggi sarebbero state installate? Si sarebbe evitato il previsto aumento del canone annuo delle lampade votive?

Purtroppo, questo non sarà dato saperlo, abbiamo preferito fare informazione, di certo il nostro intervento ha permesso di limitare i danni, fermo restando la veridicità dei dati in nostro possesso e di quelli pubblicati su internet.

 

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