Vito Barone risponde all’articolo del Consigliere Mannina

Gentilissima Redazione,

invio la nota allegata, con preghiera di volerla pubblicare, riguardante l’articolo ospitato sul Vs. Blog in data 2 settembre, dal titolo “strategia d’altri tempi” del Consigliere  comunale di minoranza Salvatore Mannina.

Ho letto con grande stupore le sommarie e superficiali considerazioni esposte nell’articolo  del suddetto consigliere, relative alla macchina del fango – “a detta del consigliere” –  avviata con il comizio dello scorso 8 giugno.

La posizione che si evince dalle affermazioni riportate nell’articolo, fa apparire in modo sempre più chiaro la linea che il consigliere segue già dall’insediamento, confermando la sua strategia di restare con un piede quà e uno là.

Mi occorre ricordare che in quel comizio, motivo di spropositata attenzione, il consigliere Mannina non è stato mai oggetto di alcun riferimento, ancorché, forse, alla luce delle ultime esternazioni sarebbe stato meritevole di qualche menzione (o forse ci è rimasto male della mancata menzione?)

In quel comizio, come a tutti noto, sono stati addotti fatti e critiche nei confronti dell’attuale amministrazione e di alcuni soggetti che hanno creato, sostenuto e favorito la formazione dell’attuale maggioranza.

Orbene, se l’avere indicato fatti ed avere dato opinioni di inefficienza, incapacità ed inadeguatezza sull’attuale amministrazione, nell’interesse dei cittadini, secondo il consigliere Mannina costituisce guidare la macchina del fango, sarebbe opportuno che lo stesso – abbandonando il suo abituale comportamento di spararle grosse senza mai fornire gli elementi necessari a dare concretezza ai proclami che fa ad effetto propagandistico –  rendesse un servizio di profilo elevato alla politica, dimostrando che tutte le affermazioni da me sostenute in quel comizio sull’operato dell’amministrazione, per gli aspetti ovviamente di sostanza,  non sono veritiere.

Al riguardo, il consigliere Mannina, per controbattere quanto da me rappresentato nel comizio dello scorso 8 giugno, dovrebbe  fare una cosa semplicissima, elencare in modo puntuale i fatti e le opinioni che secondo lui non corrispondono al vero, esponendo per ciascuno di essi le argomentazioni che hanno contribuito ad avviare la macchina del fango.

Solo in questo modo la partecipazione al confronto politico assumerebbe la giusta connotazione di elaborazione intellettuale al servizio della società per l’affermazione del miglior governo, indispensabile, in questo momento di crisi, per affrontare in modo positivo i gravi problemi economici che affliggono i ciminnesi.

E allora il mio invito è quello di avere il buon senso di uscire allo scoperto, mettendo a disposizione dei cittadini tutte le informazioni di cui il consigliere dispone per fare chiarezza e per essere veramente credibile.

Ribadisco che ai nostri compaesani non servono battute ad effetto, bensì fatti concreti per poter valutare il modello politico al quale ciascuno di noi si ispira. Perché sia ben chiaro la gente ha le scatole piene, anzi rotte, di tutto e di tutti compreso me e te . Dire semplicemente che è stata avviata la macchina del fango è solamente una battuta e come tale può essere utile per una risata se resta tale, mentre diventa un segnale importante e meritevole di attenzione se è supportato da ogni utile argomentazioni idonea a qualificare i fatti come non veri e quindi a connotarli come illazioni o fango, così come li ha voluti mascherare il consigliere Mannina per sottrarsi all’assunzione di responsabilità che può comportare l’intestazione delle affermazioni.

Certamente non sta a me qualificare l’intervento del consigliere Mannina, ma solamente a lui in quanto, se resta una semplice battuta è servita per far ridere, se invece lo correda, come gli ho prima   richiesto, con fatti e argomentazioni offre la possibilità a tutti di fare le proprie valutazioni.

Se questo atto di coraggio non c’è, a spargere veleni e fango, come già ho avuto modo di riportare nella precedente nota, cortesemente pubblicata da codesta spettabile Redazione in data 26 giugno 2013, è il consigliere Mannina che si conferma, ancora una volta, come colui il quale usa “dire e non dire – ricorrendo all’uso di elementi generici, per costruire e rappresentare, circostanze e fatti che solo la sua mente conosce”.

Ovviamente, il lupo perde il pelo ma non il vizio. Ed allora per sgombrare il campo da facili illazioni e da sterili contumelie, invito il consigliere Mannina ad essere chiaro, puntuale e circostanziato nella esposizione delle sue affermazioni, in modo da consentire a me ed in modo particolare ai lettori, che hanno assistito al pubblico comizio, di conoscere le argomentazione dei fatti che a suo dire hanno contribuito a creare la macchina del fango.

Questa ulteriore sortita, in verità, ha dato la possibilità a chi legge, di trasformare i tanti dubbi in certezze circa l’azione politica che da sempre porta avanti –  un colpo alla botte e un colpo al cerchio – che caratterizza la sua personale posizione politica e rende alquanto evidente il  reale posizionamento in seno a questa Amministrazione.

La posizione di controparte assunta dal consigliere Mannina conferma, ulteriormente, il convincimento della reale posizione politica filo-governativa.

Questa situazione demarca in modo sempre più evidente le tante e  notevoli differenze che contraddistinguono il modo di fare politica dello scrivente da quello del consigliere Mannina. E colgo l’occasione per  precisare che non sono disposto a fare politica a tutti i costi. Il mio lavoro mi consente di assicurare il pieno sostentamento alla mia famiglia, per cui mi sento pienamente libero di dire come lo  penso.

Concludendo, voglio tranquillizzare il citato consigliere informandoLo che non rappresento l’avversario/ostacolo. Il mio impegno in politica è pura passione e servizio alla collettività non derivante da stupidi e sterili calcoli.

 

Cordialmente    

 Vito Barone

2 Replies to “Vito Barone risponde all’articolo del Consigliere Mannina”

  1. Io credo che sia soltanto nella sua convinzione che esistono “notevoli” differenze che la contraddistinguono nel suo modo di fare politica. Però dice bene quando coglie l’occasione di precisare che non è disposto a fare politica a tutti i costi, infatti il volere tentare di essere presente a tutti i costi come ha ben compreso alle scorse elezioni comunali, non è servito a nulla o quasi.

    Cogliere l’occasione di evidenziare che il suo lavoro gli consenta il pieno sostentamento alla sua famiglia, ed in quanto tale sentirsi pienamente libero di dire “come” la pensa, evidenzia l’alterigia di chi, avendo un lavoro, “pensa” di sfregiare i tanti cittadini Ciminnesi che questo “suo” lavoro non ce l’hanno.

    Ci sono tanti giovani laureati e diplomati che come lei avrebbero diritto ad avere un “proprio” lavoro e non credo che siano tanto più o tanto meno capaci di potere esprimere il proprio potenziale, eppure non è possibile, perché le opportunità mancano e se ci sono, sono “riservate” ai più fortunati e non ai più meritevoli.

    Ed allora una riflessione profonda la dovrebbe spingere a “pensare” di più e a parlare, anche se è un suo diritto, di meno.

    Ogni giovane Ciminnese vorrebbe parlare di un proprio lavoro, ma credo, e lo dimostrano i tanti commenti che vengono postati su facebook e sui blog, che nonostante questo non ce l’abbiano non si sentono menomati di sentirsi liberi di dire come la pensano.

    Se poi a suo “potere” dire, ci sono nella società dei mestieranti della politica: la invito a fare una interiore indagine conoscitiva e sono sicuro che troverà tanti di quegli elementi da indurla e senza dubbio a provare vergogna di quanto ha voluto insinuare con le “parole” che ha voluto scrivere.

    Concludere, volendo tranquillizzare il consigliere Mannina ed informandolo che lei non rappresenta l’avversario/ostacolo ha fatto bene, anche perché non la considero ne un avversario ne tanto meno un ostacolo. La politica è fatta da una pluralità di soggetti che nel suo insieme costituiscono l’offerta della classe dirigente, poi ce ne sono alcuni che “pensano” e “credono” di essere i detentori del lievito madre che genera i “singoli” prodotti di qualità, e di solito sono questi che si definiscono impegnati in politica per pura passione e per rendere un servizio alla collettività, ma come a scritto bene lei, che deriva solo da stupidi e sterili convinzioni personali.

    Chiudo invitandolo ad occuparsi un poco meno nell’esercizio “politico” che lo vede impegnato nella società Ciminnese a diffondere notizie e falsità sull’operato degli altri. Farebbe meglio se invece si occupasse di comprendere che la sua presenza in consiglio comunale, se c’è, dovrebbe essere più incisiva e determina per contrastare un operato amministrativo che le voglio far notare, visto la sua poco frequenza a Ciminna, sta mettendo in seria difficoltà i cittadini.

  2. Potrebbe spiegarci del perché il gruppo di minoranza deonominato Confronto e Partecipazione vota gli emendamenti proposti in consiglio comunale dalla maggioranza, partecipando addirittura ad introdurre la tasi tra le tasse da pagare? Siete opposizione o stampella di questa maggioranza?

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