*TI CUNTU UN CUNTU – Per non dimenticare, rivolto alle nuove generazioni. 29° PUNTATA “U lavureddu ru sepolcru” In questo video vi illustrerò le varie fasi del “lavureddu”, dalla semina nella terza domenica di quaresima, alla crescita ed infine il mercoledì Santo con la consegna ai fratelli del SS. Sacramento, che ogni anno addobbano l’altare della reposizione, anticamente chiamato Sepolcro. Qui sono custodite le particole consacrate che, dopo la solenne celebrazione Eucaristica della Messa in Coena Domini, verranno distribuite a…
di Agorà Ciminna Si terrà a Ciminna il prossimo 11 Aprile alle ore 17:30 presso il Tempio Pub l’incontro organizzato dal Circolo Culturale “Paolo Amato” e da Maria Cristina Foti P.hD in scienze agrarie e forestali e consigliere al comune di Ciminna. L’evento sotto il patrocinio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali per la provincia di Palermo, Sicilia Agricoltura e COPAGRI Sicilia, sarà incentrato sulla nuova Politica Agricola Comune 2023-2027. La nuova PAC punta a garantire un futuro sostenibile…
di Domenico Passantino Mi appare chiaro il significato di Ciminna e il legame con il simbolo del seno che la rappresenta. Mi era già balenata l’idea quando ho scritto con Arturo Anselmo Pro aris et focus, Kyminna-Ciminna, ma adesso mi appare chiaro. La mammella raffigurata sullo stemma non ha nulla a che fare con il siciliano minna, la mammella, ma probabilmente questo significato ha contribuito alla sua conservazione nei secoli. Con molta probabilità mi sento di affermare che Ciminna, nei…
*TI CUNTU UN CUNTU – Per non dimenticare, rivolto alle nuove generazioni. 28° PUNTATA OGGETTO: Festa del “Giovedì Grasso” con tradizionale “Comunione a pecuru” dei Confrati devoti di Gesù Sacramentato. In questa puntata del video, vi parlerò della Confraternita del Giovedì sotto il titolo del SS. Viatico e, della celebrazione del “Giovedì Grasso” con tradizionale “Comunione a pecuru”. Come da tradizione secolare la settimana antecedente all’inizio del periodo di Quaresima, in riparazione di quanto di poco cristiano si è potuto…
di Agorà Ciminna E’ tutto pronto per l’edizione 2022 del Rural Day che si terrà a Ciminna dal 16 al 18 dicembre. Di seguito il programma della manifestazione nel dettaglio. Si tratta di tre giorni ricchi di eventi, spettacoli, talk e cooking show. Nella caratterista cornice dei mercatini di Natale, a fare da protagonisti saranno i due prodotti simbolo della gastronomia locale: il Cuddiruni e la ‘Nfriulata. Vi aspettiamo a Ciminna.
Martedì 5 Gennaio 2016 alle ore 16:30, presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso “Paolo Balsamo” sita in Piazza Duomo 2/4 di Termini Imeresesi terra la presentazione del nuovo romanzo dello scrittore ciminnese Salvatore Ribaudo dal titolo“L’uomo dei fiori”, Editore: Edizioni Arianna.
La cittadinanza ciminnese è invitata a partecipare.
… cosa significano oggi, dove tutto è giovane e veloce e americano, le parole “saggezza” e “senilità”? Sono parole vecchie, significanti obsoleti di un significato altrettanto obsoleto e anacronistico. Si configura allora come una voce fuori dal coro quella di Salvatore Ribaudo, che canta in una prosa schietta e paratattica che segue paradigmi propri della poesia, data l’immediatezza con la quale riesce a far vibrare le corde di un animo sensibile, una semplicità di vita ormai desueta, una vita d’altri tempi fatta sì di inopia e di povertà materiale, ma mai di povertà di pensiero, di morale e di ideali. E infatti “ideale” è un’altra parola ormai priva di significato che Ribaudo fa rivivere: le contestazioni in piazza dei lavoratori che lamentano le ingiustizie sociali e i soprusi e le angherie dei ricchi si affacciano nitide dalla lettura di queste pagine come filmati di un documentario, con un valore aggiunto che solo la scrittura può dare: raccontare cioè lo stato d’animo dei personaggi, come per esempio quello con cui giovani quali Angelo e Ciro potessero pensare di andare in piazza a combattere “falce in pugno, contro i padroni”. [dalla Presentazione di Domenico Passantino]
“Un uomo arrivava con una cesta di fiori di ginestre. E come per la semina, li gettava al suolo partendo dall’altare fino a fuori la cappella creando un tappeto. Una grossa lampada elettrica pendeva nell’aria sopra ai fiori. Ora quegli occhi guardavano giù, alla bocca della strada.
All’apparire dello stendardo, il tamburinaro allato non suonava: un’occhiata alla salita e riprendeva a suonare. S’accendeva la lampada davanti alla cappella. L’altare, il quadro della Madonna, le bianche coperte, i candelabri, si coglievano chiari dentro a quella intensa luce. Tutto intorno era scuro. A metà salita dello stendardo alcuni ragazzi lo passavano correndo, e l’uomo dei fiori stava a guardia del tappeto per non farlo calpestare.” [dalla quarta di copertina]