Nervosismo, tasse e avanzo di amministrazione.

di Agorà Ciminna

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Si può parlare del consiglio comunale di venerdì 24 maggio come uno dei consigli più interessanti  degli ultimi mesi, non solo per la durata ma anche per la quantità dei  contenuti.  Iniziato alle ore 18,30 si è fermato al punto 4 dell’ordine del giorno quando si era già fatta tarda sera alle ore 23,00.

Il fatto che è emerso, senza considerazione politica alcuna, è quello che gli attori della scena politica sono gli stessi da anni tranne qualche eccezione che comunque riguarda figli, sorelle e amici dei consiglieri in carica nella passata amministrazione. Le stesse facce che nello scambiarsi i ruoli finiscono per scambiarsi anche le idee e i modi di fare. Il consiglio infatti è stato un continuo susseguirsi di ragionamenti su discorsi passati tra il consigliere Maninna, ex assessore della giunta Leone, e l’assessore Sarullo,  ex consigliere di minoranza del gruppo Lavoro e Libertà.  Oggi che Mannina è consigliere rimprovera al Sarullo provvedimenti amministrativi  analoghi alla precedente gestione Leone, per come del resto  Sarullo era solito criticare. Unico a non essere vittima dello scambio di ruoli il consigliere assessore Leone che però stranamente ritrovandosi a dover difendere l’operato dell’assessore Sarullo (alleato di oggi)  finisce per criticare Mannina  (alleato di ieri) andando contro se stesso e cioè l’amministrazione Leone di cui egli era il principale rappresentante.  La parte più importante del consiglio è quella riguardante il riconoscimento dell’avanzo di amministrazione da cui ne è scaturito un discorso politico molto acceso sull’aumento delle tasse avvenuto pochi mesi fa.

Ad animare fin da subito il consiglio comunale, prima ancora della trattazione del primo punto, la vicenda dei capigruppo. Su sollecitazione del consigliere Mannina al Presidente del Consiglio Avv. Savoca, si è affrontato dopo diversi mesi l’imbarazzo istituzionale che si era generato dalle dimissioni del consigliere Avv. Urso Miano da capogruppo di maggioranza e dalle dimissioni del consigliere Mannina da capogruppo di minoranza. Mannina contesta al Presidente il fatto che non deve essere un semplice consigliere ad esigere la designazione dei nuovi capi gruppo ma deve essere il Presidente del Consiglio  stesso a darne indirizzo senza invito alcuno. Da parte sua il Presidente, anche se non ne aveva mai fatto parola in consiglio, rimanda le accuse al mittente citando il regolamento comunale in cui si evince chiaramente il fatto che in caso di dimissioni viene designato capogruppo automaticamente il consigliere anziano che ha ottenuto più voti. Per il Presidente, ma non per il consiglio, sono infatti già stati designati da mesi come nuovi capigruppo il consigliere vice-sindaco Nigliaccio per il gruppo di maggioranza e il consigliere Faraci per il gruppo di minoranza.  Grazie all’automatismo non c’è nulla da definire, ma qualcosa di definito già da mesi nel momento in cui si sono dimessi i vecchi capigruppo.

Non abbiamo fatto in tempo a scoprire il volto dei nuovi capigruppo che uno dei due ha abdicato dalla carica di consigliere rassegnando le proprie dimissioni. Da venerdì sera il vice sindaco infatti non fa più parte del consiglio comunale stravolgendo il panorama politico ciminnese. Ottemperando il regolamento è da considerarsi nuovo capogruppo di maggioranza il consigliere- assessore Leone che ancor prima delle dimissioni di Nigliaccio ha svolto a pieno titolo quello che sarà il suo nuovo ruolo occupandosi lui stesso delle dichiarazioni di voto a nome della maggioranza.  Le dimissioni sono state motivate dal vice sindaco che ha parlato del forte impegno in giunta, impegno che non gli permette di poter dedicare del tempo alla figura di consigliere costringendolo a rinunciare ad una delle due. Le dimissioni, motivi a parte, alterano di sicuro gli equilibri della politica locale. Adesso si è ricreata la possibilità che un altro consigliere possa essere nominato assessore mantenendo la doppia carica senza dover lasciare obbligatoriamente la carica di consigliere ed altra cosa da non sottovalutare l’entrata in consiglio comunale di Angelo Liccio.

Continua ad incalzare il consiglio comunale Salvatore Mannina che parlando di retroscena che non ci è dovuto sapere polemizza con il segretario comunale su alcuni ritardi, da non intendere affatto involontari, nella pubblicazione di alcune delibere di consiglio. Si fa riferimento ad alcune deliberazioni che dal 3 aprile, sono state pubblicate solo il 18 maggio ancora una volta dopo una sua sollecitazione. Le deliberazioni tra l’altro, osserva Mannina, non sono atti di poco conto ma di fondamentale importanza per la vita del comune come il regolamento deco, regolamento per le commissioni consiliari, patto dei sindaci e il regolamento della diretta audio e video dei lavori consiliari che a causa di questo ritardo non è stato possibile effettuare nonostante il consiglio ne abbia espresso da tempo la volontà con un voto unanime. Il segretario comunale declina le accuse parlando di un accumulo di materiale causato anche dai diversi giorni di festa che non gli hanno permesso di avere tempi più brevi. Nessun chiarimento è stato invece fatto da parte di nessuno riguardo i retroscena che hanno seguito questi fatti di cui tutti hanno lasciato intendere di sapere ma nessuno ha parlato.

Il secondo punto all’ordine del giorno è quello che fa surriscaldare definitivamente gli animi, dando al consiglio un impronta teatrale. E’ il sindaco stesso a dire che si sta dando spettacolo nel trattare il punto.  Il consigliere Mannina facendo una memoria storica di quanto accadeva quando lui faceva parte della giunta capitanata dal Sindaco Leone  ha chiesto all’attuale assessore al bilancio Sarullo  come mai si fosse ricreduto sull’utilizzo dei fondi di riserva chiedendo esplicitamente cosa ne pensa  dell’utilizzo sconsiderato di queste somme . Mannina ricorda a Sarullo i suoi interventi quando faceva parte della minoranza, e la sua contrarietà all’utilizzo  dei fondi di riserva manifestata in ogni occasione. “Cosa è cambiato – chiede – adesso che è lei stessi a proporli?” In un primo momento la risposta riguarda la situazione dell’attuale utilizzo che a dir del Sarullo non poteva che non essere fatto perché l’intervento era necessario. “Necessario proprio come quando l’assessore ero io. – ribatte Mannina – Non stiamo parlando di circostanze diverse ma delle stesse identiche condizioni. E tutti qua dentro si ricordano i suoi sproloqui a discapito del sindaco Leone. Ribadisco oggi cosa è cambiato? Cosa l’ha fatta ricredere?” Dall’insistenza di Mannina, l’assessore al bilancio si è trovato all’interno di un vicolo cieco che l’ha costretto a dichiarare che le sue idee erano frutto della sua posizione e che passando dalla parte dell’amministrazione le cose si vedono con un altro punto di vista e con meno criticità. Al dibattito interviene anche il super partes Presidente del Consiglio giustificando il comportamento dell’assessore che all’epoca dei fatti veniva spalleggiato dal Savoca capogruppo di minoranza, ricordando ai presenti che la loro azione era mirata in particolare all’utilizzo di una consistente somma di fondo di riserva per una gara automobilistica e che non è vero che le critiche riguardavano tutti gli interventi.  Neanche l’intervento del Presidente ha soddisfatto Mannina che fa memoria dei verbali passati e invita il Presidente, l’assessore e tutti i consiglieri a visionarli per capire come le contestazioni riguardavano tutto e non solo la gara automobilistica.

Intervento dal contenuto molto forte per quei pochi stralci riusciti a percepire è quello del Consigliere Faraci che prima di intraprendere il punto 3 all’ordine del giorno legge una lettera, le sue poche capacità dialettiche non gli danno onore non riuscendo a far percepire e a trasmettere in toto ciò che si era apprestato a dire, i temi affrontati nel testo erano una serie di attacchi alla macchina amministrativa che a fronte dell’avanzo presente ha aumentato in modo scellerato le tasse, attacco ad un’amministrazione che in un anno ha saputo solo adempire a piccole promesse elettorali, facendo riferimento alla questione genesis, di cui abbiamo già ampiamente trattato in passato, comunicando della richiesta fatta del suo gruppo di minoranza di annullare la delibera di affidamento, facendo  riferimento all’associazione CO.N.G.E.A.V. a cui  è stato affidato il compito di affiancare il corpo di polizia municipale ecc.

La discussione del terzo punto è la richiesta della corte dei conti di modificare alcune voci del bilancio. Alla richiesta di chiarimenti inoltrata da Mannina sull’osservazione della corte dei conti rispondono anche i tecnici Sarullo Paolo revisore dei conti e Sarullo Salvatore responsabile dell’ufficio contabile che spiegano come il fatto non sia vincolante e altre richieste sono già avvenute in passato senza creare alcun disagio al comune, problemi burocratici quindi di facile risoluzione. Il discorso da tecnico diventa politico quando il solito Mannina chiede all’assessore se i comuni in regime di Tarsu possono intervenire utilizzando fondi di bilancio per compartecipare al costo del servizio dei rifiuti. La risposta in realtà è un vero e proprio “ni” e quindi il consigliere ripropone lo stesso quesito al revisore dei conti il quale conferma attraverso un giro di parole che il comune ha l’obbligo di coprire il costo del servizio e che questo può essere compartecipato anche dal comune e che nel nostro caso la compartecipazione può avvenire per un massimo del 50%. Si desume da quanto detto dal revisore che quindi l’aumento della Tarsu del 76% visto l’avanzo di amministrazione certificato è stato determinato per una volontà politica e non per chiare esigenze di bilancio. L’assessore si giustifica dichiarando che alla data di ottobre quando in consiglio sono state determinate le aliquote non erano in condizioni di avere il quadro generale economico dei vari capitoli che hanno poi determinato l’avanzo di amministrazione. Mannina precisa il fatto che si tratta di un amministrazione fatta in dodicesimi in cui il bilancio preventivo è stato approvato il 10 dicembre 2012 dando quindi all’amministrazione una chiara lettura dei dati economici di tutto l’anno. Interviene alla discussione l’assessore Leone che prende parola sostenendo che la confusione sia scaturita dal fatto che trattasi di economie e che nessuno dei tecnici, ne della parte politica hanno responsabilità sulla mancata determinazione dell’avanzo.  E’ su questo punto che si genera una diatriba dialettica con toni molti accesi tra l’assessore Leone e Mannina, con attimi in cui si rasenta il clima da stadio o di uno acceso spettacolo teatrale,  da cui non si potrà più uscire. Furioso con i suoi consiglieri il Presidente riesce a portare la calma dopo alcuni momenti di rimproveri e toni altrettanti accesi. La tensione che si è venuta a creare contribuisce anche ad alterare il Sindaco che assistendo al dibattito si lascia scappare un esclamazione poco felice in cui si parla di “discorsi persi”.

A causa di questo clima scintillante il consiglio si è protratto fino a tarda sera senza aver espletato tutti i punti all’ordine del giorno obbligando il Presidente del Consiglio a rinviare la seduta.

Prima di rinviare alla data del 29 maggio 2013 alle ore 20:30 i punti rimanenti all’ordine del giorno è stato discusso e approvato l’adeguamento per l’anno 2013 degli oneri di concessione urbanistica all’aumento previsto dall’istat.

A causa dei nostri impegni non potremmo assistere al consiglio di questa sera per cui invitiamo gli interessati a parteciparvi dato che non sarà pubblicato nessun articolo di informazione su quanto avvenuto nei lavori consiliari.

 

3 Replies to “Nervosismo, tasse e avanzo di amministrazione.”

  1. Complimenti alla redazione di Agorà Ciminna per il post.
    All’amministrazione comunale che dobbiamo dire? Dopo tante richieste, discussioni e consensi entusiasti per pubblicazione sul web delle sedute del Consiglio, il risultato lo trovo molto deludente.
    Delle discussioni riportate mi ha particolarmente colpito il fatto che l’assessore al bilancio ha dichiarato che quando il 30 ottobre 2012 in Consiglio furono determinate le tariffe non erano in condizioni di avere il quadro generale economico dei vari capitoli che poi hanno determinato l’avanzo di amministrazione.
    E’ documentato che lo stesso assessore in quel consiglio dichiarò che se non si fossero approvate quelle tariffe il comune sarebbe andato in dissesto finanziario. Come ha potuto fare quella dichiarazione se non aveva il quadro generale economico dei vari capitoli?

  2. Caro Onofrio quello che dici è corretto.
    Visto che ieri sera al proseguo del Consiglio Comunale non eri presente, ti aggiorno su quello che è accaduto nell’ultimo punto discusso (in quanto prima non ero presente neanche io). il Consigliere Mannina ha fatto una interrogazione per la convenzione stipulata dal Comune con l’associazione CO.N.G.E.A.V.
    Il consigliere nella trattazione dell’interrogazione ha sollevato dubbi sull’assenza in Giunta dell’Assessore Sarullo, in quanto a suo avviso l’assenza era finalizzata a non fare emergere l’incompatibilità dell’Assessore, perchè tra i beneficiari della convenzione vi erano parenti entro il 4° grado.
    L’interrogazione era indirizzata all’assessore Sarullo, il quale si dichiarava non competente nel merito,ma rispondendo lo stesso per quello di cui era a conoscenza. Tuttavia il Sindaco prontamente si proponeva per rispondere all’interrogazione, ma il consigliere Mannina insisteva per avere una risposta dall’assessore Sarullo.
    Dopo l’intervento di Sarullo, che ribadiva quanto già detto in precedenza e cioè citando quanto già descritto nella Delibera di Giunta, il Sindaco insisteva per prendere la parola, ma Il Presidente Savoca gli negava la parola chiudendo celermente il Consiglio Comunale, lasciando il Sindaco e tutti i presenti in asso. Tutti i presenti non hanno capito le motivazioni che hanno indotto il Presidente a non dare la parola al Sindaco, ma soprattutto non si è capito come mai il Sindaco non abbia insistito e protestato per questo comportamento anomalo del Presidente. Speriamo ci sia qualcuno in grado di fare chiarezza sulla vicenda.
    Questa una breve sintesi della parte di consiglio a cui ho assistito.

  3. Grazie FilippoC per le informazioni riguardanti il consiglio comunale del 29 maggio che sicuramente sono utili anche a molte altre persone non presenti alla sedute che, come me, seguono le vicende del nostro comune.

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