Giorno della Memoria in Prefettura, consegnata alla famiglia Passaro la Medaglia d’Onore in Memoria del padre Antonino prigioniero durante la seconda guerra mondiale

di Agorà Ciminna

Oggi 25 gennaio 2019 presso la sua residenza privata di Villa Pajno, il Prefetto di Palermo Dott.ssa Antonella De Miro, in occasione della celebrazione del “Giorno della Memoria” ha consegnato la Medaglia d’Onore in Memoria di cinque militari prigionieri durante la Seconda Guerra mondiale. Tra i cinque militari a ricevere l’onorificenza il ciminnese Passaro Antonino, deceduto l’11 marzo del 2014 all’età di 91 anni, nell’immagine in evidenza la famiglia Passaro in una foto ricordo durante la cerimonia di consegna.

Passaro Antonino (Ciminna il 25/01/1923 -11/03/2014). Figlio del Cavaliere Federico Passaro, invalido della Grande Guerra (1915-1918) a causa dell’esplosione di una granata che lo rese totalmente cieco, era il quarto dei cinque figli di una famiglia modesta e cattolica, composta da altri due fratelli (Luciano e Giuseppe) e due sorelle (Vita e Concetta).

Non era prevista la sua partenza sul fronte militare, essendo terzo figlio maschio doveva prendersi cura dei campi e del padre invalido, anche perché il fratello maggiore Luciano era già arruolato al Regio esercito partecipando alla campagna militare in Grecia.
Passaro Antonino, Matricola nr. 410 soldato di Leva classe 1923 distretto di Palermo, arruolato in data 13 novembre 1942 è stato congedato provvisoriamente, ma, richiamato sei mesi dopo per supplire il fratello Giuseppe congedato anzitempo.

In data 28 maggio 1943 ha risposto alla chiamata alle armi, facendo parte del Comando di Deposito 17° Reggimento Fanteria “Acqui” – 1° compagnia d’Istruzione, presso la Caserma ubicata a Silandro, provincia di Bolzano, in Trentino Alto Adige, adiacente al Parco Nazionale dello Stelvio.

Il soldato Antonino Passaro nella caserma di Silandro era di passaggio. La 1° compagnia d’Istruzione era per formare le nuove leve per poi essere trasferiti altrove. La maggior parte dei soldati formati del 17° Reggimento sono stati inviati nei compiti di presidio a Cefalonia (Grecia) 

Il 09 settembre 1943, il giorno dopo l’annuncio dell’ufficialità dell’armistizio di Cassibile, i nazisti hanno catturato il soldato Antonino Passaro e tutti i militari della Caserma di Silandro, una caserma di avamposto al confine tra l’Italia, la Svizzera e l’Austria, ed è stato deportato nei campi di prigionia nei pressi di Colonia (Germania).

La prigionia in Germania del soldato Passaro è durata circa 20 mesi dedicandosi alla coltivazione dei campi e del raccolto, e in una occasione, andata fallita, ha progettato la fuga insieme ad altri militari prigionieri. Il 9 maggio 1945 ha ottenuto la libertà, grazie alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
E’ ritornato in patria dopo circa un mese, percorrendo il tragitto dalla Germania fino al comune di residenza Ciminna (PA), senza nulla con sè, con indumenti trovati lungo la via, a piedi e/o con mezzi di fortuna.
Il 5 giugno 1945 è la data ufficiale del congedo illimitato ottenuto dal distretto militare di Palermo, considerato prigioniero di guerra a tutti gli effetti con decreto del Capo di Gabinetto del Ministero della Guerra in data 01/11/1945. 
La Famiglia Passaro ha servito il Regno d’Italia partecipando militarmente sia nella Prima Grande Guerra che nella Seconda Guerra Mondiale.

Dopo la guerra ha sposato Maria Barone e ha avuto 4 figli. Il 3 marzo 1960 il Comandante della Regione Militare della Sicilia ha conferito la Croce al Merito di Guerra. 

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