Regolamento Comunale, lascia il tuo commento…

di Agorà Ciminna

REGOLAMENTO COMUNALE - SEZIONE TIAAbbiamo deciso di pubblicare il tanto discusso regolamento comunale, approvato nell’ultimo consiglio comunale con il solo voto di 8 consiglieri favorevoli e l’assenza del resto dell’assemblea che per motivi di protesta ha deciso di abbandonare l’aula e manifestare il proprio dissenso.

Il nuovo regolamento va a sostituire un testo approvato all’unanimità e quindi condiviso da tutte le parti politiche, a creare ulteriori polemiche anche il fatto che il nuovo regolamento non sia stato proposto da nessun consigliere ma dalla giunta capitanata dal sindaco Vito Catalano generando una sorta di impeachment.

Il testo è stato definito da più parti come il regolamento del “sasso in bocca” quindi vi invitiamo a leggerlo per farvi una vostra idea, con l’intento di raccogliere le vostre impressioni attraverso i commenti.  Segnalateci gli articoli che non condividete ai fini di alimentare un dibattito sano su una scelta imposta dall’alto e approvata con la forza dei numeri e non con quella della condivisione come è giusto che sia quando si va ad approvare un regolamento per le generazioni future.

A far discutere anche l’assenza di dichiarazioni di voto da parte degli otto favorevoli, che si sono limitati ad assistere alla discussione degli interventi contrari senza controbattere  per provare a convincere i colleghi o solamente per trovare una sintesi utile a tutti le parti politiche. Invitiamo anche i consiglieri ad utilizzare i commenti di Agorà Ciminna per parlare alla cittadinanza oggi disinteressata ai lavori consiliari.

LEGGI IL REGOLAMENTO

26 Replies to “Regolamento Comunale, lascia il tuo commento…”

  1. di cosa meravigliarsi ? è il regolamento che merita Ciminna , siamo o non siamo il paese del Gattopardo? ma i regolamenti sono competenza del Consiglio Comunale è in Democrazia contano i numeri , quindi bisogna accettare ciò che il Consiglio Sovrano ha deliberato. Buon Lavoro.

  2. Definire questo regolamento “del sasso in bocca” mi pare assai appropriato. Mettere un sasso in bocca al nemico ucciso, serviva ai mafiosi ad indicare in maniera chiara ed inequivocabile la ragione per la quale la vittima veniva ammazzata. Cioè: la vittima parlava assai, (questo era il messaggio del sasso in bocca) e quindi la conseguenza era la sua morte per mano violenta e vigliacca. Quindi mi pare che siamo assolutamente e coerentemente in tema e in perfetto stile. Il paese si evolve ed oggi è arrivato il tempo di modificare lo stemma del nostro Comune: sostituiamo il Grifeo con un Coyote o con un Avvoltoio. La scelta non può non ricadere che su unop di questi animali, poichè essi si nutrono volentieri di carogne e di animali moribondi. L’aggirarsi dentro e fuori le mura e le vetrate (inutilmente trasparenti) della casa comunale, di avvoltoi e di coyote ucciderà quel poco che resta del nostro senso delle istituzioni. I coyote e gli avvoltoi divoreranno la pratica democratica dentro l’istituzione comunale della quale non resterà altro che una purulenta carcassa.

  3. Come dice un portavoce dell amministrazione. . .. vergogna vergogna vergogna. . . . E ancora vergogna vergogna vergogna. . . . E vergogna vergogna vergogna.consiglieri di maggioranza vergognatevi

  4. dove sono le donne del rinnovamento politico di Ciminna, “( quelle che avevano un sogno)” si sono dileguate nel silenzio del regolamento del Sasso in Bocca? si rimpiange la saggezza Contadini degli anni 70 ,80 e 90 di tanti Consiglieri Comunali meno titolati ma capaci di interpretare il loro ruolo di Consigliere, in un periodo di tasse e solo tasse bisogna dare degli esempi concreti rinunciate ai gettoni ,il Presidente Savoca allo stipendio, o commisuratelo nel nuovo regolamento con il cronometro a parola e/o sillaba ad intervento, in modo da portare anche dell’economie nelle vituperate casse Comunali.

  5. Ciminna, lì 1 novembre 2013.

    Associazione culturale
    Alleanza Democratica Universitaria

    Al Responsabile di Agorà Ciminna
    Sig. Francesco Tusa

    Lettera Aperta a tutti i cittadini ciminnesi……

    Il perché L’Italia è una Repubblica Democratica e non una dittatura!

    L’Italia è una Repubblica Democratica perché gli art. di legge della sua Costituzione sono espressione di Principi e Valori Democratici in cui la Sovranità appartiene al Popolo che la esercita, appunto, nei limiti e nelle forme previste dalla Costituzione.!

    Ciò significa che chi fra i cittadini dello Stato Italiano e chi fra di loro ricoprendo ruoli istituzionali svolge il proprio ruolo, secondo buon senso, nel rispetto delle Leggi della Repubblica Democratica Italiana… agisce sempre automaticamente democraticamente!

    Ora la Legge delle Stato Italiano prevede che per votare democraticamente un Regolamento Comunale è necessario che quantomeno in prima seduta il voto su di esso sia espresso a Maggioranza Assoluta… così come, ad esempio, fatto dagli 8 Consiglieri Comunali che nel Comune di Ciminna lo hanno votato.

    Chi, invece, pensa che votare nel rispetto della Legge Italiana un Regolamento Comunale significa mettere il sasso in bocca a qualcuno…, a rigor di logica…, non sta facendo altro che affermare, nel contempo, che questa Legge dello Stato Italiano è una legge antidemocratica…!!!

    Affermare ciò, così come fatto dal Consigliere Salvatore Mannina, dal dott. Salvatore Fina e company è però un fatto gravissimo…, poiché affermare che lo Stato Italiano ha delle leggi che tendono a mettere il sasso in bocca ai propri rappresentanti istituzionali… significa attentare chiaramente alla Costituzione e alle Istituzioni dello Stato Italiano!!!

    Ecco dunque la prova del perché sia il consigliere Mannina, sia il dott. Salvatore Fina e company dicono cose gravissime e false quando affermano Che il Sindaco di Ciminna Vito Catalano ha voluto mettere il sasso in bocca a chi sa chi… ecc. ecc. ecc.

    La legge dello Stato Italiano, in riferimento a quanto stiamo trattando, dice infatti espressamente e chiaramente quanto segue:

    LEGGE 23 dicembre 2000, n. 30.
    Norme sull’ordinamento degli enti locali.
    REGIONE SICILIANA
    L’ASSEMBLEA REGIONALE HA APPROVATO
    IL PRESIDENTE REGIONALE
    PROMULGA

    Art. 29.

    1. La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Giovanni Regina Caséone siciliana.

    Da notare benissimo:

    2. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla (noi aggiungiamo: come ad esempio avrebbe dovuto fare il Consigliere Salvatore Mannina, visto il ruolo istituzionale che attualmente ricopre…) e di farla osservare come legge della Regione. Palermo, 23 dicembre 2000.

    LEANZA
    Assessore regionale per gli enti locali TURANO

    NOTE
    Nota all’art. 1:

    “Il funzionamento dei consigli, nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto, è disciplinato dal regolamento, approvato a maggioranza assoluta, che prevede, in particolare, le modalità per la convocazione, per la presentazione e la discussione delle proposte. Il regolamento indica altresì il numero dei consiglieri necessario per la validità delle sedute, prevedendo che nelle sedute di seconda convocazione debba esservi la presenza di almeno un terzo dei consiglieri assegnati per legge all’ente”.

    Ma adesso vediamo anche cosa si intende per Maggioranza Assoluta secondo l’ordinamento giuridico italiano!

    Un’opzione consegue la maggioranza assoluta se ottiene un numero di voti superiore alla metà del numero totale degli aventi diritto al voto.

    Detto in altri termini, la maggioranza assoluta è conseguita dall’opzione che raggiunge un quorum funzionale fissato in più della metà degli aventi diritto al voto.

    Se tutti coloro che avevano diritto al voto lo hanno esercitato, maggioranza semplice e assoluta coincidono.

    La maggioranza assoluta garantisce che i favorevoli all’opzione sono più degli sfavorevoli, qualsiasi sia il numero degli aventi diritto che ha votato.

    Riprendendo l’esempio del comitato di 12 membri, la maggioranza assoluta è pari a 7 voti, quindi, se un’opzione la raggiunge, si ha la certezza che il numero dei contrari (al massimo 12-7=5) è inferiore al numero dei favorevoli, anche se alcuni di loro non hanno votato.

    In effetti, se è richiesta la maggioranza assoluta, coloro che non hanno espresso il voto sono di fatto equiparati a coloro che hanno espresso voto contrario e per raggiungerla è comunque necessario che abbia votato almeno la metà degli aventi diritto, il che rende inutile il requisito del quorum strutturale.

    Ciò significa, poiché scritto in perfetto italiano, che per approvare il Giovanni Regolamento Comunale, secondo quanto sancito dalla legge della Repubblica Democratica Italiana… non occorre così come sostenuto dal Consigliere Salvatore Mannina, dal dott. Salvatore Fina & company, necessariamente esprimere su di esso un voto all’unanimità…, ma secondo la Legge dello Stato Italiano basta che esso sia approvato a maggioranza assoluta, così come hanno appunto fatto nel pieno rispetto della Legge durante la seduta del 18 settembre scorso gli 8 Consiglieri Comunali che lo hanno votato, visto che sono stati 8 voti favorevoli su 15 aventi diritto di voto.

    Del resto sappiamo tutti che in ogni ambito… proprio in democrazia, una qualsiasi società civile, basa le proprie scelte su scelte fatte nel rispetto della legge e di quei principi universali che tendono a garantire la dignità e la libertà dell’essere umano nell’ applicazione di regole che tendono democraticamente ad affermare, specialmente in sede istituzionale, la libera volontà politica della maggioranza.

    Ecco dunque appena fornite le prove del perché il Consigliere Mannina, il dott. Salvatore Fina e company mentono vergognosamente quando scrivono e dicono:

    Parole del Consigliere Salvatore Mannina:

    “…Oggi Ciminna conclama una monocrazia consegnando alla comunità alla cittadinanza un regolamento di Consiglio Comunale che vede sancita la morte della partecipazione democratica alla vita pubblica della nostra comunità con il tacito consenso di solo otto consiglieri comunali”.

    Parole del dott. Salvatore Fina
    salvatore fina
    Posted ottobre 31, 2013 at 5:36 PM

    “Definire questo regolamento “del sasso in bocca” mi pare assai appropriato. Mettere un sasso in bocca al nemico ucciso, serviva ai mafiosi ad indicare in maniera chiara ed inequivocabile la ragione per la quale la vittima veniva ammazzata. Cioè: la vittima parlava assai, (questo era il messaggio del sasso in bocca) e quindi la conseguenza era la sua morte per mano violenta e vigliacca.
    Quindi mi pare che siamo assolutamente e coerentemente in tema e in perfetto stile. Il paese si evolve ed oggi è arrivato il tempo di modificare lo stemma del nostro Comune: sostituiamo il Grifeo con un Coyote o con un Avvoltoio. La scelta non può non ricadere che su unop di questi animali, poichè essi si nutrono volentieri di carogne e di animali moribondi. L’aggirarsi dentro e fuori le mura e le vetrate (inutilmente trasparenti) della casa comunale, di avvoltoi e di coyote ucciderà quel poco che resta del nostro senso delle istituzioni. I coyote e gli avvoltoi divoreranno la pratica democratica dentro l’istituzione comunale della quale non resterà altro che una purulenta carcassa.”

    Pertanto, nella speranza di essere stata chiara, Alleanza Democratica Universitaria augura a tutti una serena e santa giornata.

    Con affetto

    Il Presidente di Alleanza Democratica Universitaria
    Dott. Salvatore Elia Catalano

  6. Anche il Nazismo aveva la forza dei numeri eppure non si è mai parlato di democrazia… Bisogna riflettere, perchè la democrazia oltre ai numeri deve fare i conti con la legalità, con la politica, con la moralità. Non tutti gli atti sono giusti perchè approvati da una maggioranza. Nel particolare possiamo parlare di due regolamenti (il nuovo e il vecchio) approvati democraticamente ma a differenza di quello nuovo che è stato approvato con un atto di forza e proposto dalla giunta, quello vecchio era frutto del lavoro consiliare ed è stato la sintesi dei gruppi politici consiliari avendo ottenuto un voto unanime. Entrambi approvati democraticamente, ma politicamente due storie molto diverse. Mi stupisco che sia un Dott. laureato in filosofia a portare avanti certe tesi, perché non serve neppure la licenza media per carpire le differenze e individuare i limiti di un sistema che di democratico ha solo la forza di numeri, numeri tra l’altro molto bassi dato che un consigliere di maggioranza si è assentato e un altro ha abbandonato l’aula. Capisco che è la maggioranza che va abbandonata, ma io in questo coglierei dei segnali politici (anche se parliamo di segnali di fumo) qualche domanda ce la dobbiamo porre, anzi ve la dovete porre visto che ormai sei stato nominato responsabile alla comunicazione da tuo padre.

  7. Dott. Salvatore Elia Catalano nonché Presidente di Alleanza Democratica Universitaria, uso la dicitura Dott. e il ruolo che ricopre perchè vedo che ci tiene alle cariche, potrebbe tranquillamente commentare con Nome e Cognome come tutti noi, ma la scelta è sua e magari pensa di dare più importanza ai suoi commenti con i vari formalismi; nessuno sta dicendo che la votazione in sé è stata antidemocratica, ma penso che l’iter che ha portato alla votazione, il non dare le dovute spiegazioni con l’intenzione di voto e il non aver avuto rispetto per gli altri consiglieri che hanno fatto le proprie dichiarazioni contrarie e per chi ha chiesto un rinvio per il parere del funzionario, ecc. potrebbero esserle. Un Presidente votato all’unanimità, dovrebbe tutelare tutte le forze politiche in Consiglio specialmente in materia che riguarda proprio la gestione e l’organizzazione di esso.

  8. Ciminna, lì 1 novembre 2013

    Associazione Culturale
    Alleanza Democratica Universitaria

    Al Responsabile di Agorà Ciminna
    Sig. Francesco Tusa

    Lettera aperta a tutti i cittadini ciminnesi

    Alleanza Democratica Universitaria sente il dovere di precisare che il Regolamento Comunale del Comune di Ciminna non nasce nel modo in cui Francesco Tusa l’ha raccontato e cioè:

    “…. che quello vecchio era frutto del lavoro consiliare ed è stato la sintesi dei gruppi politici consiliari avendo ottenuto un voto unanime”.

    Il Regolamento Comunale del Comune di Ciminna nasce a seguito alle tante battaglie portati avanti proprio da Alleanza Democratica Universitaria fra il 2000 e il 2001.

    Noi di Alleanza Democratica Universitaria purtroppo, infatti, ricordiamo fin troppo bene, cosa che i più grandi dovrebbero anche ricordare…., che quasi nessuno a Ciminna voleva dotare il nostro Comune di un Regolamento Comunale…

    Tant’è che durante le conferenze da noi promosse con l’allora Commissario Calogero Ricciardo, il prof. Andrea Piraino e il prof. Gianfranco Amenta,(così come attestato da documento ufficiale protocollato con n. 1287 il 16 febbraio del 2001 presso il Comune di Ciminna. Entrambi docenti presso l’Università degli studi di Palermo) quasi nessuno degli uomini politici locali di allora, segretari di partito locali, On. e Consiglieri Provinciali ciminnesi compresi…, vollero mai partecipare come relatori alle conferenze da noi organizzate… nonostante fossero stati sempre invitati personalmente dal sottoscritto in qualità di Presidente dell’associazione.

    Non vi partecipava Salvatore Mannina, non vi partecipa l’ins Salvatore Fina, nonostante entrambi ufficialmente coinvolti dal sottoscritto.

    Insomma… nessuno degli uomini politici locali di allora…, di qualsiasi schieramento politico presente a Ciminna…, sollevarono mai un solo dito o dissero mai una sola parola per aiutarci a dotare il Comune di Ciminna sia dello Statuto, sia del Regolamento Comunale.

    In poche parole…, quasi tutte le forze politiche di allora… stavano lì alla finestra a guardare e sperare… (chissà perchè…) che la battaglia da noi promossa non raggiungesse il risultato sperato!

    Purtroppo, però, per tutti costoro alle Amministrative del 2001 venne eletto come Sindaco di Ciminna Vito Catalano, che già da tempo aveva ampiamente dimostrato di essere favorevole affinchè il Comune di Ciminna venisse dotato dei due succitati strumenti.

    Abbiamo dovuto, dunque, aspettare l’azione politica e amministrativa di Vito Catalano e degli uomini eletti fra le fila della lista “Lavoro e Libertà”… per riuscire a dotare il Comune di Ciminna sia dello Statuto Comunale sia del Regolamento Comunale… anche se in quanto frutto di scienza umana… e non di divina rivelazione, come tutte le cose e le Costituzioni partorite dalla mente del Legislatore umano… sono soggetti col passare inesorabile del tempo… a revisioni e miglioramenti.

    Revisioni e miglioramenti aventi come unico fine cercare di renderli sempre più efficienti ed efficaci nel rispetto dei Principi e dei valori propri della Repubblica Democratica Italiana.

    Fu, infatti, solo nelle fasi successive e finali (nel 2002 si va a memoria) e cioè:

    quando in Consiglio si arrivò a presentare il Regolamento in tutte le sue parti… che anche quasi tutti i Consiglieri di minoranza di allora (nonostante da semplici cittadini non avessero prima fatto niente…), fra i quali vi era anche l’ins. Salvatore Fina, non potendo fare oramai diversamente… decisero di votarlo, visto che nella peggiore delle ipotesi… sarebbe stato votato comunque secondo le leggi della Repubblica Democratica Italiana già precedentemente da noi citate.

    Questo dice la storia sulla genesi dello Statuto e del Regolamento del Comune di Ciminna. Questi sono i fatti!

    Con affetto

    Il Presidente di Alleanza Democratica Universitaria
    Dott. Salvatore Elia Catalano

  9. Definire questo regolamento “del sasso in bocca” mi pare assai appropriato. Mettere un sasso in bocca al nemico ucciso, serviva ai mafiosi ad indicare in maniera chiara ed inequivocabile la ragione per la quale la vittima veniva ammazzata. Cioè: la vittima parlava assai, (questo era il messaggio del sasso in bocca) e quindi la conseguenza era la sua morte per mano violenta e vigliacca. Quindi mi pare che siamo assolutamente e coerentemente in tema e in perfetto stile. Il paese si evolve ed oggi è arrivato il tempo di modificare lo stemma del nostro Comune: sostituiamo il Grifeo con un Coyote o con un Avvoltoio. La scelta non può non ricadere che su unop di questi animali, poichè essi si nutrono volentieri di carogne e di animali moribondi. L’aggirarsi dentro e fuori le mura e le vetrate (inutilmente trasparenti) della casa comunale, di avvoltoi e di coyote ucciderà quel poco che resta del nostro senso delle istituzioni. I coyote e gli avvoltoi divoreranno la pratica democratica dentro l’istituzione comunale della quale non resterà altro che una purulenta carcassa.

  10. Non ho capito ancora oggi, se il presidente di ADU, in quanto presidente ha promulgato il regolamento sul funzionamento del consiglio comunale oppure lo abbia rispedito all’organo di competenza per apportare le dovute modifiche. Anche perché, visto che ho presentato opposizione alla deliberazione sul regolamento di consiglio comunale, mi aspetto da un presidente di cosi autorevole rappresentatività che intervenga indicando al segretario comunale: o la richiesta di procedere nei confronti del consigliere Mannina in quanto colpevole di avere leso sua maestà attraverso un opposizione, o rendere esecutiva la pena capitale che incombe sull’imputato Mannina per oltraggio alle massime autorità dello stato Italiano e della bandiera tricolore, o in ultima istanza, di proporre una ennesima modifica al regolamento in cui prevedere due articoli in cui scrivere: qualsiasi consigliere parli sul Sindaco per denigrarne l’operato o si oppone alle sue volontà, su proposta del Sindaco il consiglio comunale può deliberare la decadenza del consigliere comunale. E l’altro che invece recita, su richiesta del Sindaco il Presidente di ADU può decidere l’interdizione perpetua dai pubblici uffici di tutti coloro che si oppongono a qualsiasi decisione presa dal Sindaco. Minchia, sill’aviti a fari, facitila giusta. I miei ossequi sig. Presidente.

    1. A tutti gli ex cittadini residenti a l’estero cio è quelli di serie B ,Un aviso importante arriva la seconda stangata. La prima rata dellaTares che si è aggiunta all’imu non vi demoralizati che presto arriva anche la seconda rata dell’imu e per finire la seconda rate della Tares cercate di non confondervi e mi raccomando sasso in bocca.

      Caro Salvo Catalano, ti ho sempre ritenuto un carissimo amico e sempre lo sarai,
      ma quando tu parli di democrazia italiana , devo essere sincero m’insulti la mia intelligenza personale e dei altri connazionali. Quella parola non è mai esistita in Italia significa soltanto prendere per il culo le persone e se un emigrato deve pagare la tassa dell’imu e in più la tassa dei rifiuti aggiugiamo la tares, ho appena fatto il conto che il costo ammonta a circa 1800euro per appena 3 settimane di vacanze per casa. E tu mi parli di democrazia, dopo che il governo Letta vi ha tolto l’imu per la prima casa e a noi ha fatto finta di dimenticarsi, dai Toto non mi sorprendere anche tu!!

      Un cordiale sauto a tutti

      Salvatore Marchese

      1. Salvatore, entro la prossima settimana dovrebbero approdare in consiglio le proposte di delibere relative a Tares/Tarsu, Imu ecc. In quella seduta dovrebbe essere discusso il mio emendamento relativo all’Imu per gli emigrati.

  11. Leggendo i commenti si ha l’impressione che qualcuno volesse spostare l’argomentazione su altri aspetti. Per carità capisco che non si agisce in mala fede, anzi leggendo bene si evincono diversi autogoal. Mi spiego, se è vero come penso che lo sia, che il vecchio regolamento ha avuto quell’iter democratico che lo ha fatto germogliare e di conseguenza nascere grazie al voto unanime del consiglio comunale, perchè cancellare una pagina bella della storia politica ciminnese scritta tra l’altro dagli stessi autori con questo colpo alla nostra democrazia?
    Vedete, io non ho posizioni contro personam perché riesco ad apprezzare quanto di buono si può riuscire a fare come è accaduto 15 anni fa in occasione del primo regolamento, ma oggi che tra l’altro ho seguito di persona l’iter e la discussione in consiglio comunale non posso che disprezzare la scelta, il metodo, gli artefici e gli strumenti che hanno permesso ciò.
    Non sto parlando di argomenti scollegati alla realtà che trovano il totale disinteresse dell’opinione pubblica, perchè è chiaro a tutti che siamo di fronte ad un atto di prepotenza della maggioranza che anche se eletta a larga maggioranza non è giustificata nel compiere azioni di questo tipo, e questo i ciminnesi gliel’hanno dimostrato in occasione del ricorso del comitato No Tarsu, anche tra i ricorrenti ci sono diversi elettori catalani, ma con tale gesto il messaggio che si vuole lanciare è quello banale di chi vuole semplicemnte dire: “sei il mio sindaco, la mia amministrazione, ma non il mio capo perchè la tua forza è frutto del mi voto senza il quale potresti essere nessuno” guai a dimenticare quues’aspetto della democrazia, caro Elia non bastano i numeri perchè il potere non si ha ma si esercita e un sindaco eletto a larga maggioranza che dopo pochi mesi si ritrova con un ricorso con centinaia di adesioni me lo spieghi che potere sta esercitando? L’aumento della tarsu, il regolamento comunale seppur votati democraticamente (con una forzatura a mio avviso) non ti rendono il sindoco di Ciminna ma il capo di un sistema oligarchico scollegato dai cittadini. Cittadini che ogni giorno vengono mortificati da questa arroganza politica come accaduto per l’Assemblea cittadina deliberata dal consiglio comunale e annullata dal sindaco e come avvenuto per il regolamento comunale proposto dal sindaco e approvato da gente che si è limitata ad alzare la mano dando per letti tutti gli articoli senza farsi passare per la mente la volontà di provare a impiantare una discussione con chi si è dichiarato contrario alle modalità e al contenuto di un regolamento che è l’ennesima vergogna di un amministrazione senza rossore sul volto, che prima o poi dovrà fare i conti con i cittadini che potranno scegliere ancora una volta se dichiararsi liberi di mente o per l’ennesima volta sudditi di una mentalità comodista che non gli permetterà mai di vedere oltre il buco della serratura.

  12. La verità sembra che stia una volta da una parte e un’altra dall’altra; ognuno la racconta come le conviene e per il suo tornaconto elettorale, ma la verità è verità perchè non sta ne a destra ne a sinistra.
    Ma secondo il mio modesto pensiero credo che ognuno abbia il diritto di cercare di stabilire la verità, ma senza andare oltre il limite della decenza; Credo che oggi Ciminna non ha bisogno di aprire una faida tra fazioni politiche,e a parole tutti lo pensano, però di fatto ciò stà succedendo, chi da una parte chi dall’altra si stà cercando di denigrare gli uni e gli altri! Cerchiamo tutti quanti di portare la dialettica politica nei giusti binari, facciamo ognuno un piccolo passo indietro e cerchiamo di collaborare gli uni e gli altri per il bene di Ciminna e dei Ciminnesi!
    A noi cittadini di Ciminna poco importa di ciò che dice la Costituzione Italiana, tra l’altro una Costituzione non adeguata ai tempi moderni, non interessa nulla in questo periodo di regolamenti,ai cittadini di Ciminna oggi interessa il lavoro , bisogna fare di tutto e di più, tutti assieme, per garantire un lavoro, quel lavoro che manca e stà togliendo DIGNITA’ ai cittadini, a chi la mattina deve trovare i soldi per il pane e il latte, o per pagare le bollette, Ciminna oltre a essere geomorfologica-mente in un fosso, lo stà diventando in tutti i sensi.
    Si può avere divergenze personali,nulla di tragico, ma oggi si ha la sensazione che una divergenza sia un colpo di coltello, spesso ci si sente feriti o amareggiati . A volte ciò succede perchè non ci si vuole rendere conto che una decisione può aver causato danno alla comunità, a volte la non ammissione deriva dal sapere dentro di noi di aver sbagliato, anche se non in malafede, e poiché si vive col senso di onnipotenza non si ammette, anche se la divergenza viene da un amico, poi invece ci si sente ferito quando pensa che a causa della propria decisione, l’amico offeso ha buttato via la loro amicizia come semplice spazzatura, Concetto che vale per tutti! Spesse volte, quando c’è un contrasto fra due persone, ognuna è convinta di avere ragione e che la colpa sia tutta dell’altra. Così due che prima erano amici si trovano praticamente in guerra.Combattono una battaglia “silenziosa”: quando uno passa, l’altro si gira, e quando si incontrano in un gruppo, si ignorano. Da lontano si lanciano occhiate furtive o si guardano con freddezza e astio. E quando si parlano, usano parole pungenti o si scambiano insulti taglienti come lame.Eppure, anche se in apparenza sono contrari in tutto e per tutto, è probabile che su certe cose si trovino d’accordo. Forse riconoscono che hanno dei problemi seri e che è triste rompere con un amico. Ognuno dei due probabilmente avverte il dolore procurato da quella ferita aperta ed entrambi sanno che bisognerebbe fare qualcosa per sanarla. Ma chi compirà il primo passo per mettere a posto la relazione e ristabilire la pace? Nessuno dei due è disposto a farlo.Per alcuni, chiedere scusa o anche parlare a un avversario è umiliante. È giusto avere un certo rispetto di sé, ma rifiutarsi di fare la pace accresce o diminuisce tale rispetto? Potrebbe darsi invece che si tratti solo di superbia?E la superbia il più delle volte rende difficile fare la pace?La superbia è ingannevole, perché fa credere che si è migliori degli altri. I superbi pensano di avere il diritto di giudicare i loro simili sotto il profilo morale. In che modo? Quando sorgono disaccordi spesso pensano che i loro antagonisti non possano migliorare, che siano irrecuperabili. La superbia spinge alcuni a ritenere che quelli che non sono d’accordo con loro non meritino attenzione e tanto meno scuse sincere. Quindi coloro che sono mossi dalla superbia spesso lasciano che i contrasti sussistano anziché risolverli nel modo dovuto. Come uno sbarramento blocca il traffico stradale, così la superbia spesso impedisce di fare i passi che portano alla distensione. Quindi se vi accorgete di essere restii a fare la pace con qualcuno, forse il problema è la superbia. Dovremmo tutti quanti avere un po’ di umiltà.E qui nasce il problema..Molti mettono l’umiltà e l’umiliazione sullo stesso piano,come fanno i politici, e qui ci sentiamo tutti politici, anzi leader politici, e quindi copiamo le loro sembianze, i leader politici non hanno il coraggio di ammettere umilmente i propri errori. È piuttosto raro sentire un poliyico dire “Mi dispiace”. I politici non si scusano mai dei loro errori ,purtroppo a quanto sembra pensano che fare un’ammissione del genere sia segno di debolezza. I deboli e gli insicuri di rado dicono: ‘Scusa’. Sono i magnanimi e i coraggiosi quelli che non si sentono meno importanti per il fatto di dire: ‘Ho fatto uno sbaglio’”. Ciò vale anche per chi non detiene il potere politico. Se ci sforziamo di sostituire la superbia con l’umiltà, abbiamo molte più probabilità di ristabilire la pace in una disputa personale.Spero di sbagliarmi, ma in questo bellissimo paese le dispute politiche stanno divenendo dispute personali, e ciò non porta da nessuna parte, anzi….anche Ciminna a causa della recessione economica si stà svuotando, intere famiglie vanno via, i giovani sperano ogni giorno di poter andare via, forse mai come ora ci si ha bisogno della pace sociale e non della guerra, Ciminna non ha bisogno di tutto ciò! Duemila anni fa anche gli apostoli di Gesù Cristo a volte discutevano accesamente. Dopo una delle loro liti Gesù chiese: “Di che discutevate per la strada?” Nessuno di loro rispose, perché si vergognavano. Gli insegnamenti di Gesù li aiutarono ad appianare le loro divergenze. I suoi consigli e quelli di alcuni suoi discepoli aiutano ancora a risolvere i conflitti e a ristabilire le amicizie, Cerchiamo tutti di appianare i rancori e i conflitti, FACCIAMO RINASCERE IL NOSTRO PICCOLO PAESE!!! Chi ammette umilmente i propri errori non viene umiliato, anzi, ci guadagna in reputazione.

  13. Qualche giorno fa ho letto in questo blog, che il Presidentissimo vuol fare dei dibattiti sulla costituzione Italiana. Forse in quella sede noi cittadini potremmo cogliere il vero significato di questa macchiavellica concezione della democrazia, molto in uso nel rinascimento, confermata nel risorgimento e in grande voga nel nostro tempo. Possiamo stare anni a parlare di questo regolamento di consiglio comunale, ma il Presidentissimo non ci capirà mai una mazza. Esso non potrà mai conclamare il fallimento epocale di questo Sindaco poiché ha paura di conclamare il suo fallimento. In questo però, il Presidentissimo non comprende che fino ad oggi nel firmamento della politica, lui rappresenta il nulla, visto che mai nulla di formale è risuscito a produrre. Le romanzine sulla scuola, i seminari sul regolamento, i dibattiti sulla democrazia, i futuri seminari sulla costituzione. Balzellette, chiacchere e sterili dicerie che lo aiutano a darsi una parte quando invece nella parte non c’è. Queste difese sterili sul Sindaco, utili solo a dargli sfogo pensando che dal pulpito “immaginario” da cui parla qualcuno abboccherà al solito tranello: “la presa per i fondelli del Cittadino Ciminnese”. Credo proprio, che se invece il Presidentissimo scendesse dal suo pulpito, abbandonando la convinzione che in ADU possa clonare la Santissima Trinità, comprendendo che in quanto comune mortale per essere accettato deve combattere con i comuni mortali, compirebbe un atto di verità sia nei suoi confronti, che nei confronti di tutti coloro che “sopportandolo” gli fanno buon viso e cattivo gioco. Insomma caro Presidentissimo, se vuoi fare politica devi partecipare e ti devi confrontare. Fino ad oggi hai fatto il sostenitore immaginario di qualcosa, ora devi cominciare a sostenere qualcosa di reale e di tuo. Un consiglio se mi posso permettere per cominciare: abbandona questa estenuante difesa dell’indifendibile. Non ragionare più con la ragione che appartiene agli Dei, vieni tra di noi, l’appellativo di presidentissimo non te lo toccherà nessuno, ma almeno potrai dire finalmente ci sono pure io, “esisto”, mi confronto con gli esseri fallibili. Certo, dovrai lottare come tutti noi per farti ascoltare ma almeno proverai il piacere di pensare e di interrogarti del perché una causa produce un effetto. Non ti fare confondere le idee di chi sostiene che la verità sta un poco di qua e un poco di la, quella non si chiama verità, quella è una menzogna democristiana.

    1. Se ci fossero i “mi piace” stile facebook anche per i commenti, oggi Totò con questo commento ne avresti beccato uno da parte mia ma non perchè io sono contro il presidentissimo che a quell’età dovrebbe cominciare ad attuare le parole della sua lista e cioè Lavoro & Libertà invece di scrivere commenti che credimi non ho la forza e il tempo di leggere, ma per l’ultima tua frase sulla verità. Forse perchè sono cristiano e noi cattolici siamo convinti che Gesù Cristo sia l’unica verità, ma a mio vedere la verità anche se non ha un colore politico non lascia spazio all’ambiguità ed è facile da individuare, per farlo bisogna solo mettere da parte gli interessi e i tornaconti elettorali…

  14. Ciminna, lì 4 novembre 2013

    Associazione culturale
    Alleanza Democratica Universitaria

    Al Responsabile di Agorà Ciminna
    Sig Francesco Tusa

    Lettera aperta a tutti i cittadini ciminnese

    L’importanza della conoscenza della Costituzione Italiana quantomeno al fine di creare pace, lavoro e sviluppo nella società civile in cui viviamo.

    … Come per il Cristianesimo, per un uomo o una donna, è solamente da una buona conoscenza del Testo Sacro e della Parola di Dio secondo l’insegnamento di Cristo Gesù… che dipende il compiere azioni buone e giuste…

    … Come per un uomo o una donna… da una buona conoscenza della Filosofia… dipende la possibilità di poter diventare potenzialmente non solamente buoni, ma anche un buon cittadino…

    … Come per un uomo o una donna… da una buona conoscenza della scienza medica dipende necessariamente la possibilità di poter diventare potenzialmente un bravo medico…

    … Come per un uomo o una donna da una buona conoscenza delle scienze geometriche dipende necessariamente la possibilità di poter diventare potenzialmente un bravo geometra…

    … Come per un uomo o una donna da una buona conoscenza del Diritto dipende necessariamente la possibilità per diventare potenzialmente un bravo avvocato o una brava avvocatessa…

    … Come per ogni altra scienza vale ciò…

    … Cosi per ogni uomo o donna, in democrazia… in una repubblica democratica qual è l’Italia, è da una buona conoscenza che hanno della Costituzione… che dipende per loro necessariamente la possibilità di poter diventare potenzialmente buoni cittadini… cosa di capitale importanza perché:

    perché è dalla capacità che una società civile laica qual è l’Italia ha di formare i propri figli, nelle proprie famiglie e nelle scuole, in ogni campo del sapere scientifico e delle arti…, nel rispetto dei principi della Costituzione Italiana…, che dipende la crescita politica, sociale, economica e culturale della società italiana e con essa la possibilità di poter formare uomini liberi e sovrani… capaci di creare liberamente lavoro, pace e libertà… nel rispetto assoluto del proprio prossimo.

    E’, infatti, come si sa dalla capacità che i cittadini hanno di saper vivere nel rispetto dei propri doveri che possono sperare di poter aver tutelato i propri diritti.

    Questo pensarono, infatti, i nostri Padri Costituenti quando scrissero la Costituzione Italiana… poi tutto il resto è frutto delle scorrettezze degli umani comportamenti… e non della Costituzione… proprio perché la società italiana soprattutto di oggi vive poco nel rispetto di essa e delle sue regole…

    Vogliamo, infatti, ricordare a tutti che la Costituzione Italiana è se non la più bella, fra le più belle Costituzioni del mondo…. Il problema semmai è un altro e cioè: che nelle nostre società civile in linea di massima mancano i cittadini che sanno vivere quantomeno nel rispetto dei suoi principi fondamentali sia secondo scienza, sia secondo coscienza…

    Nella speranza di essere stata chiara… Alleanza Democratica Universitaria coglie ancora una volta l’occasione per porgere a tutti cordiali saluti.

    Con affetto
    Il presidente di Alleanza Democratica universitaria
    Dott. Salvatore Elia Catalano

  15. Riprendendo le parole del Presidentissimo che sono le seguenti:”Vogliamo, infatti, ricordare a tutti che la Costituzione Italiana è se non la più bella, fra le più belle Costituzioni del mondo…. Il problema semmai è un altro e cioè: che nelle nostre società civile in linea di massima mancano i cittadini che sanno vivere quantomeno nel rispetto dei suoi principi fondamentali sia secondo scienza, sia secondo coscienza…” aggiungo io, bravo ai capito come stanno le cose. Evviva la costituzione

  16. Ciminna, lì 5 novembre 2013

    Associazione culturale
    Alleanza Democratica Universitaria

    Al Responsabile di agorà Ciminna
    Sig. Francesco Tusa

    Lettera Aperta a tutti i cittadini ciminnesi

    Noi di Alleanza Democratica apprendiamo con piacere che il Consigniere Salvatore Mannina si è finalmente reso conto del perché il Regolamento Comunale del Comune di Ciminna è stato votato nel Pieno rispetto della Costituzione della Repubblica Democratica Italiana.

    A conferma di ciò riportiamo le parole del Consigliere Salvatore Mannina:
    “Riprendendo le parole del Presidentissimo che sono le seguenti:”Vogliamo, infatti, ricordare a tutti che la Costituzione Italiana è se non la più bella, fra le più belle Costituzioni del mondo…. Il problema semmai è un altro e cioè: che nelle nostre società civile in linea di massima mancano i cittadini che sanno vivere quantomeno nel rispetto dei suoi principi fondamentali sia secondo scienza, sia secondo coscienza…” aggiungo io, bravo ai capito come stanno le cose. Evviva la costituzione”.
    Non possiamo dunque che dire pubblicamente bravo al Consigliere Salvatore Mannina perché ha finalmente capito:

    •Il perché L’Italia è una Repubblica Democratica e non una dittatura!

    •Il perchè fra i cittadini dello Stato Italiano, e chi fra di loro ricoprendo ruoli istituzionali svolge il proprio ruolo, secondo buon senso, nel rispetto delle Leggi della Repubblica Democratica Italiana… agisce sempre automaticamente democraticamente!

    •Il perché l’Italia è una Repubblica Democratica in cui la Sovranità politica appartiene al Popolo che la esercita nei limiti e nelle forme previste dalla Costituzione, così come fatto appunto dagli 8 Consiglieri Comunali che il 18 settembre scorso hanno votato il nuovo Regolamento Comunale nel rispetto della seguente legge elettorale della Repubblica Democratica Italiana, e dunque della sua Costituzione, che ancora una volta vale la pena riportare:

    LEGGE 23 dicembre 2000, n. 30.

    Norme sull’ordinamento degli enti locali.
    REGIONE SICILIANA

    L’ASSEMBLEA REGIONALE HA APPROVATO
    IL PRESIDENTE REGIONALE
    PROMULGA

    Art. 29.
    1. La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana:

    da notare benissimo:

    2. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione. Palermo, 23 dicembre 2000.

    Noi di A.D.U. aggiungiamo: cosa che ad esempio non hanno fatto il Consigliere Mannina e Company quando hanno abbandonato l’Aula Consiliare nel momento della votazione sul nuovo Regolamento Comunale, visto il ruolo istituzionale che attualmente ricoprono… e adesso diremo anche il perché:

    •perché mentre per qualunque Consigliere Comunale la possibilità di votare contro all’approvazione di un Regolamento Comunale è legittimamente previsto dalla Legge Italiana, in quanto fa comunque sempre parte dell’osservare e fare osservare la succitata legge nel rispetto di una sana e libera contrapposizione politica cheè propria di una sana Repubblica Democratica qual è l’Italia…, ciò non si può parimenti affermare, invece…, nel momento in cui chi è, appunto, preposto ad osservare e a fare osservare la succitata legge… abbandona a malo modo l’Aula Consiliare durante la votazione… perché mette in discussione proprio e lo ripetiamo proprio il principio democratico su cui si regge l’intera democrazia di una qualunque sana società civile e cioè:

    di quel Principio Costituzionale che sta a fondamento proprio della Costituzione Italiana secondo il quale una votazione che avviene a MAGGIORANZA ASSOLUTA è espressione di garanzia vera di ogni LIBERTA’ DEMOCRATICA visto che essa, a rigor di logica, ha come scopo evitare in sede istituzionale ogni potenziale imbrigliamento delle libere scelte politiche di una maggioranza di Consiglieri da parte di una minoranza di Consiglieri.

    Pertanto a conferma di quanto detto, citiamo ancora una volta, poiché ne vale la pena, quanto scritto nel già succitato art. 29.

    LEANZA

    Assessore regionale per gli enti locali TURANO

    NOTE

    Nota all’art. 1:

    “Il funzionamento dei consigli, nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto, è disciplinato dal regolamento, APPROVATO A MAGGIORANZA ASSOLUTA, che prevede, in particolare, le modalità per la convocazione, per la presentazione e la discussione delle proposte. Il regolamento indica altresì il numero dei consiglieri necessario per la validità delle sedute, prevedendo che nelle sedute di seconda convocazione debba esservi la presenza di almeno un terzo dei consiglieri assegnati per legge all’ente”.

    Detto ciò ci fa piacere apprendere, forse perché “confessato di fresco…”, che finalmente l’amico a cui da sempre vogliamo tanto bene, il Consigliere Salvatore Mannina, abbia pubblicamente riconosciuto che noi di Alleanza Democratica Universitaria abbiamo detto sino adesso il vero, anche se conoscendolo bene non ci stupirebbe affatto che possa scrivere, da politico di lungo corso e consumato qual è…, lui che è capace di farla la politica…, un altro articolo dove da se stesso possa smentire o affermare nuovamente tutto ed il contrario di tutto…

    Con affetto

    Il Presidente di Alleanza Democratica Universitaria
    Dott. Salvatore Elia Catalano

  17. Questo povero paese con meno di 5.000 anime e un’infinità di problemi, negli ultimi mesi è percorso e scosso da un’espressione tremenda: “il sasso in bocca”. Accesi dibattiti, comizi, proclamazione lutto cittadino, evocazione del nazismo, epiteti offensivi, presagi lugubri.
    Cosa è successo di così tremendo? L’amministrazione ha ritenuto di sostituire il regolamento del consiglio comunale, che fu allora approvato all’unanimità, con un nuovo regolamento che però è stato approvato dal consiglio comunale con una maggioranza risicata. Quello che ha scatenato la campagna del “sasso in bocca” promossa dal consigliere Mannina è la limitazione della durata degli interventi dei consiglieri nelle riunioni consiliari. Ritengo che tale regolamentazione sia opportuna per la funzionalità del consiglio comunale e che in realtà la spropositata violenza evocata con “il sasso in bocca” viene esercitata dal consigliere che costringe i presenti alle riunioni a sentire interminabili e spesso inconcludenti discorsi, a volte anche inutilmente offensivi, sfruttando la propria innata parlantina e le carenze del regolamento. Nei comizi, nei bar e anche nei blog ognuno può fare discorsi infinitamente lunghi e non succede nulla, alla fine quando uno si stufa se ne va o smette di leggere. In teoria, in mancanza di regole, un consigliere particolarmente loquace potrebbe parlare in continuazione per ore ed ore se non addirittura per giornate intere paralizzando l’assemblea, per cui ritengo sia giusto metterci un limite.
    Tuttavia questo nuovo regolamento mi sembra scopiazzato: della trasmissione via web, di cui si è tanto discusso, non c’è traccia. E dire che sono già state impegnate delle spese per l’attrezzatura necessaria. Addirittura non esiste più neanche la possibilità di registrazione che era prevista nel vecchio regolamento. L’impostazione degli argomenti è completamente differente rispetto al precedente regolamento, mentre ritengo sarebbe stato più ovvio rettificare il regolamento in vigore con aggiunte e tagli, mantenendo più o meno la stessa impostazione.
    Ma la proposta di adozione del regolamento non doveva acquisire il parere di apposita commissione consiliare, secondo l’art. 2 del regolamento in vigore?

    1. Quello che dice il Signor alomia non ha senso. . Ma mi scusi signor alomia, lei è stato mai presente ai consigli comunali? Non mi sembra proprio. Come fa a dire che si discute inutilmente e in maniera spropositata? Dei 15 consiglieri presenti gli unici che aprono bocca sono il consigliere mannina , Faraci e qualche volta Urso Miano . E non mi sembra che questi consiglieri si sono mai dilungat. nell esposizione , anzi hanno cercato sempre e comunque di discutere con argomentazioni razionali e logiche. Certo se si parla di applicazioni di tariffe ecc un consiglio può dilungarsi anche di diverse ore, per poter discutere in maniera chiara ed esaustiva. Ma se lei fosse stato presente in tutti i consigli, allora oggi capirebbe il perché della limitazione della parola ad un consigliere, in quanto i consiglieri sopracitati sono gli unici che riescono grazie alla loro tenacia a far emergere l inadeguatezza di questa amministrazione nell amministrare la cosa pubblica.quindi meglio zittirli, acosì da rendere questa amministrazione libera di gestire tutto nel silenzio più assoluto. Io proporrei invece di mettere i 5 minuti di intervento nei consigli comunali obbligatori per tutti i consiglieri, così da poter sentire quanto meno il tono di voce di tutti coloro che dovrebbero difendere i diritti della cittadinanza, e che invece vanno ai consigli comunali a riscaldare la poltrona.. soprattutto i giovani che in pompa magna durante la campagna elettorale facevano promesse, e che ora sono diventati tutti soldatini agli ordini dei generali. . vergognatevi vergognatevi vergognatevi,

  18. Quello che scrive Salvo o Salvatore o Totò o chiunque sia, è falso oltre che insensato e campato in aria. Io non ho scritto che si discute inutilmente e in maniera spropositata. Ho scritto “interminabili e spesso inconcludenti discorsi, a volte anche inutilmente offensivi”; spropositata ho invece definito la violenza evocata con la metafora del “sasso in bocca”, in quanto è un sfregio che viene fatto ad un cadavere, e in questa vicenda serve solo a seminare odio e rancori. E come fa a dire che non sono mai stato presente ai consigli comunali? Che tiene un registro di presenza del pubblico? Allora consultalo bene. In ogni caso dopo la riunione 30-10-2012 l’audio delle riunioni del consiglio comunale è stato trasmesso tramite internet da LiberaMente Ciminna tranne le ultime 2 riunioni. E’ vero che gli interventi dei consiglieri sono stati contenuti e ragionevoli, tranne quelli di uno che intasa i lavori del consiglio con interventi-comizi e una valanga di interrogazioni che alla fine in concreto non cambiano di una virgola l’andamento dei fatti, ma fanno perdere un sacco di tempo ai funzionari preposti a scrivere le risposte. E poi smettiamola con questa storia che i consiglieri giovani parlano poco nelle riunioni del consiglio, il consiglio deve approvare o non approvare gli atti che gli vengono proposti e i consiglieri devono assumersi la responsabilità personale dei provvedimenti con il voto, che non si riduce alla semplice alzata di mano, ma è appunto un’assunzione di responsabilità.
    Una semplice alzata di mano di un gruppo di maggioranza coeso produce risultati; un lunghissimo discorso, anche tecnicamente perfetto, che non convince l’interlocutore, non produce nulla, è inconcludente.

  19. sentire le sue dichiarazioni signor alomia è veramente deprimente per la democrazia, ma ancor piu per ciminna……”E’ vero che gli interventi dei consiglieri sono stati contenuti e ragionevoli, tranne quelli di uno che intasa i lavori del consiglio con interventi-comizi e una valanga di interrogazioni che alla fine in concreto non cambiano di una virgola l’andamento dei fatti, ma fanno perdere un sacco di tempo ai funzionari preposti a scrivere le risposte. E poi smettiamola con questa storia che i consiglieri giovani parlano poco nelle riunioni del consiglio, il consiglio deve approvare o non approvare gli atti che gli vengono proposti e i consiglieri devono assumersi la responsabilità personale dei provvedimenti con il voto, che non si riduce alla semplice alzata di mano”……..queste sue parole sono gravissime, lei mette in discussione tutta una serie di strumenti che il consiglio adotta per far funzionare le assisi…..dalle sue parole si evince, visto che considera le interrogazioni perdita di tempo e gli interventi dei consiglieri inutili al funzionamento del consiglio stesso, che sarebbe meglio adottare per il nostro comune un oligarchia travestita di democrazia…complimeti per la sua visione per cosi dire DIVERSAMENTE DEMOCRATICA……

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