di BCsicilia Il progetto Erasmus + Inclusione e diversità “Who’s taken my cheese?” è nato dall’esigenza delle scuole di quattro paesi, Italia, Ungheria, Polonia, Slovacchia, di sviluppare un itinerario per una comunicazione più efficace e di affrontare in maniera innovativa i temi riguardanti Salute, Educazione, Istruzione, Ecologia, Sport, Intrattenimento, Divertimento. Il partenariato ha fatto tappa dal 15 al 19 aprile all’Istituto Comprensivo “Don G. Rizzo” di Ciminna ed ha visto coinvolti la dirigente scolastica prof.ssa Giovanna Lascari e la coordinatrice…
di Angolo Poesie* Pina Maria Scibetta, sul proprio profilo Facebook scrive: “Le parole da dedicare al nostro Padre delle grazie non sono mai abbastanza e non riusciranno mai ad esprimere del tutto questo amore potente che ci lega a lui. Queste sono le mie, sperando anche solo in minima parte di aver descritto ciò che si prova in quei momenti. È tutto nivuru e nicareddu. Avi i vrazza longhi e fini fini, Unu ca un canusci sta storia ri granni…
Il 10 marzo scorso il Teatro Carlo Coccia di Novara ha ospitato la prima rappresentazione mondiale dell’opera lirica Il Brutto Anatroccolo del compositore siciliano Salvatore Passantino, già vincitore del concorso lirico Giancarlo Aliverta per la sezione compositori nel 2023. Tratta dalla celebre favola di Hans Christian Andersen, l’opera si configura come un unicum nel panorama musicale contemporaneo, proponendosi come un atto unico con libretto di Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi. Un viaggio introspettivo a tinte musicali Il Brutto Anatroccolo…
di Agorà Ciminna Si è svolta il 5 dicembre, presso lo Spazio Teatro 89 di Milano, la serata finale del Concorso Lirico Internazionale “Giancarlo Aliverta”, indetto dall’associazione “Voce All’Opera” e patrocinato dal Ministero della Cultura, dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano e da Asso Lirica (Associazione Nazionale Artisti della Lirica). La giuria, formata dai Maestri Marco Taralli, Marco Tutino e Pierangelo Valtinoni, ha decretato vincitore per la categoria compositori il Maestro ciminnese Salvatore Passantino, che durante la serata ha…
di Agorà Ciminna Sono più di trenta le nomine dell’arcivescovo di Palermo S.E.R. mons. Corrado Lorefice che sono state appena pubblicate sul sito della Diocesi, molte di queste riguardano gli avvicendamenti nelle parrocchie di Palermo e provincia. Tutte le nomine e le altre disposizioni entreranno in vigore il 15 settembre 2023, trentennale del Martirio del Beato Giuseppe Puglisi. Cambia ancora una volta il parroco di Santa Maria Maddalena in Ciminna, l’arcivescovo ha nominato il ciminnese don Mario Cassata che lascia…
Poche cose ti sconvolgono direttamente quando vivi in un’isola, o meglio, quando vivi in un paese nell’entroterra di quell’isola. Tutti i mali del mondo ti sembrano lontani e inavvicinabili, perché anche se non dovesse bastare il mare a proteggerti, c’è la trincea della solitudine che caratterizza i piccoli borghi dell’entroterra siculo. Poi accade che un giorno ti svegli, prendi il tuo cellulare o accendi la televisione come di consueto, e ti accorgi che quel nemico che pensavi così lontano non solo ha attraversato il mare ma è quasi arrivato alla tua porta!
È così che Ciminna, Baucina, Marineo e tanti altri comuni della provincia di Palermo si sono svegliati questa mattina di marzo. Con la consapevolezza che quel virus maledetto che senti nominare da mesi e che ha messo in ginocchio quasi tutto il nord Italia, adesso si trova a pochissimi km da te, in un paese in cui sei stato più volte e dove sicuramente conosci qualcuno. Inizi a percepire quel virus come qualcosa di reale ed inevitabilmente ti fa riflettere su cosa hai fatto fino ad adesso per tenerlo lontano e a cosa farai.
Adesso rispettare le regole e prendere quelle precauzioni che fino a qualche giorno fa sembravano eccessive sarà sicuramente più semplice. Già, perché anche se non si è ben compreso cosa implica essere considerati in una ‘zona rossa’, il fatto di averne una a pochi minuti da te automaticamente ti convince che quel colore in questo momento non vuoi proprio vederlo associato al nome del tuo paese. Non senti più come un eco lontano gli appelli dei sindaci e delle istituzioni a restare a casa. Perché adesso ringrazi di avere quelle mura domestiche a proteggerti e non ti sfiora nemmeno il pensiero superficiale di allontanarti da loro.
Villafrati adesso é diventata l’ennesima trincea di questa strana guerra ma l’eco delle sue bombe adesso puoi sentirlo. Ci si stringe forte in un abbraccio immaginario a quella comunità amica e a tutti i suoi cittadini, augurandoci che tutto ciò passi più in fretta possibile, e continuiamo a ripetere come un mantra che “ce la faremo“.
Villafrati ce la farà, noi ce la faremo, ma dobbiamo essere consapevoli che adesso il nemico è alle porte, e dipenderà soltanto da noi se farlo entrare o farlo indietreggiare.