La confraternita del SS. Sacramento di Ciminna: le tradizioni di ieri e di oggi

*di TI CUNTU UN CUNTU – Per non dimenticare, rivolto alle nuove generazioni.

17° PUNTATA

In questa puntata, visto che siamo nella festa liturgica del SS. Sacramento, vi parlerò della confraternita e della festa del SS. Sacramento. La confraternita nasce a Ciminna nel 1545 e, anticamente formata dal ceto sociale dei contadini, celebra con particolare devozione, durante le domeniche maggiori, terza domenica del mese, una piccola processione nel quartiere Madrice: a gennaio per la semina avvenuta; a maggio affinché vi fosse un buon raccolto e ad agosto per l’abbondante messe ricevuta.

Durante l’ottava del Corpus Domini, ancora oggi si svolgono le tradizionali processioni, in cui i confrati, vestiti da “babbuti”, indossano la “cappa”, ossia un camice bianco, una mozzetta o mantellina rossa e un cingolo rosso con visiera a mo’ di cappuccio, che nasconde il volto. Questo vestiario si ricollega al Mistero Eucaristico del pane che, dopo la Consacrazione, si trasforma in corpo di Cristo (vestito bianco) e del vino che si trasforma in sangue di Cristo (mantellina e cingolo rosso).

Vi parlerò anche dei “triunfi”, che si celebravano i giovedì antecedenti alla festa del Sacramento, e della “processione delle scope”, che i confrati del Giovedì sotto il titolo del SS. Viatico facevano il giorno prima della processione per pulire le strade dalla sporcizia.

Cerchiamo di valorizzare sempre più le nostre tradizioni, il nostro patrimonio culturale e religioso e il nostro dialetto siciliano. Spero che questo “cuntu” sia stato di vostro gradimento e, se vi fa piacere, lasciate gentilmente un “mi piace”.

Buona giornata e alla prossima!

*di Rosario Priolo

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