Viadotto Coda di Volpe, l’On. Ribaudo ha presentato un’interrogazione per prevenire il cedimento e garantire l’incolumità dei cittadini

da francoribaudo.it

Segnalazione PA-AGRoma 23 aprile – “Ho appena presentato una interrogazione urgente al Ministro delle Infrastrutture, per sapere quali provvedimenti siano stati adottati o si intendano adottare, per mettere in sicurezza il viadotto “Coda di Volpe”, lungo la statale 121 “Catanese”, tra Bolognetta e Misilmeri, e prevenire il verificarsi in futuro di crolli o cedimenti dello stesso”. Lo scrive in una nota il deputato del Pd Franco Ribaudo.

“E’ da diversi mesi – continua il parlamentare siciliano membro della VI Commissione Finanze – che ricevo sollecitazioni da parte di tanti cittadini sul rischio di cedimento del viadotto Coda di Volpe, ma dai colloqui intercorsi informalmente con la Direzione Generale ANAS per la Sicilia, mi è stato sempre risposto che il suddetto viadotto era oggetto di costante monitoraggio. Dopo aver preso parte in questi giorni ad un sopralluogo con i tecnici dell’ANAS, mi sono subito reso conto che si registra, anche visivamente, un leggero movimento nei giunti, sia nella parte intermedia che in quella terminale.

Coda di volpe 3Al fine di garantire l’incolumità delle migliaia di cittadini che giornalmente percorrono il viadotto, l’Anas in queste ore sta effettuando un monitoraggio costante e nel contempo sta mettendo in sicurezza anche la bretella laterale per potere intervenire in caso di emergenza, senza chiudere il traffico in questa importante arteria. Infatti, nel suddetto tratto attualmente si registra giornalmente un aumento del flusso di autoveicoli e mezzi pesanti, anche in considerazione dei lavori di ammodernamento della statale 121 “Catanese” tra Bolognetta e Manganaro, oggi ancor di più aggravato a seguito del blocco del traffico autostradale fra Palermo e Catania, per il collassamento del viadotto Himera della A19, che viene dirottato su questa arteria.

Occorre – conclude l’On. Ribaudo  – accertata la pericolosità del viadotto ormai vetusto e che ha visto numerosi incidenti, molti dei quali mortali, considerare l’ipotesi di ripensare la costruzione di un nuovo viadotto, anche in parallelo, che consenta la transitabilità in sicurezza, eliminando i rischi di incidenti. Resta fermo il mio impegno sulla viabilità affinché la Presidenza del Consiglio dei Ministri riconosca alla Sicilia lo stato di emergenza per i danni causati dal nubifragio, che hanno interessato tutte le strade provinciali e consortili”.

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